"Europee: tanti programmi e pochissimi accenni ad animali e vivisezione"
Roma, 21 maggio 2014 - "Giudizio assolutamente negativo per tutte le liste candidate alla competizione europea del 25 maggio. La maggioranza delle liste non contempla programmi specifici circa la tutela degli animali o sono rappresentate da candidati non credibili, inaffidabili ed addirittura ostili agli animali". E' quanto riporta una nota del Partito animalista europeo che offre poi una dettagliata disamina di tutti gli schieramenti per poi concludere, con le parole del presidente Stefano Fuccelli, che l'unica via è quella dell'astensione.
L'analisi del Pae parte dal Partito democratico. I dieci punti del programma "Verso una nuova Europa - Manifesto Pse" non argomentano la tutela degli animali. La maggioranza dei candidati europarlamentari uscenti ha votato la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione. Il Pae li mette in ordine alfabetico: Arlacchi Pino, De Castro Paolo (Presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo), Cofferati Sergio, Gualtieri Roberto, Pirillo Mario, Pittella Gianni (Vice presidente del Parlamento Europeo), Sassoli Davide. Inoltre, Caronna Salvatore, Costa Silvia, Domenici Leonardo e Troia Patrizia - accusano gli animalisti - con la loro astensione hanno rafforzato il voto favorevole alla direttiva. Fu uno scandalo contestato dall'intero movimento animalista che vide una mobilitazione indignata di oltre centomila persone scese nelle piazze di tutta Europa ed il successo dell'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection sancita da un milione e mezzo di firme, riporta ancora il comunicato del Pae.
In riferimento all’articolo 13 della Legge di delegazione europea 96/2013, la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”, Il Governo Letta ha stravolto e affossato ben dieci punti su 13 precetti previsti dall’articolo; non ha, infatti, rispettato il divieto di esperimenti senza anestesia o analgesia, aggira lo stop a esercitazioni didattiche con animali, straccia le limitazioni su animali geneticamente modificati e il riutilizzo in più test, vara un fondo per i metodi alternativi destinato all’84% a chi effettua vivisezione volendo far slittare di quattro anni il divieto di prove con animali per xenotrapianti, alcool e droghe. Il tutto con sanzioni non dissuasive, torna ad accusare il Pae. E, prosegue, il governo Renzi è iniziato in linea di continuità con il predecessore, secondo le valutazioni del Partito animalista europeo.
Non cambia il giudizio del Pae su Forza Italia. Anche in questo caso i giudizi del Pae sono negativi. La lista dei candidati che hanno votato nella qualità di europarlamentari la direttiva europea 63/2010 a favore della vivisezione è lunga, racchiude tutte e cinque le circoscrizioni con addirittura un capolista per il nordest, l'on. Elisabetta Gardini a seguire in ordine alfabetico: Bartolozzi Paolo, Baldassarre Raffaele, Comi Laura, Iacolino Salvatore, Mastella Clemente, Matera Barbara, Patricello Aldo, Ronzulli Licia, Rossi Oreste, Sartori Amalia, Silvestris Sergio Paolo Francesco, Zanicchi Iva.
Ed ancora, il candidato per la Circoscrizione sud, Alessandro Cecchi Paone, si è espresso pubblicamente comefavorevole alla sperimentazione animale. Poi ci sono i candidati pro caccia quali la cacciatrice Emma Soncini; Valerio Bettoni, già presidente della Provincia di Bergamo e consigliere regionale in Lombardia. Luciano Ciocchetti, che nella veste di capogruppo Udc della Regione Lazio prese iniziative a favore delle associazioni venatorie; Walter Ferrazza con il suo slogan "orgoglioso cacciatore, guida venatoria e conduttore cani da traccia".
Preso in considerazione dal Pae anche il programma del Movimento 5 stelle. Il programma "Sette punti per l'Europa" non prevede la tutela degli animali né l'abolizione della sperimentazione animale ma solo finanziamenti per gli allevamenti di bestiame per i consumi (alimentazione carnea e derivati) nazionali. I candidati M5s hanno dichiarato il loro impegno a sostenere Stop Vivisection e ad intraprendere a livello europeo il percorso di abbandono completo della sperimentazione animale, Ma c'è da segnalare la senatrice Elena Fattori, relatore proponente di un documento approvato in XIV Commissione del Senato contro la cosiddetta norma “restringi-vivisezione”. La medesima senatrice, inoltre, si è detta, sottolinea il Pae, contraria all'iniziativa dei cittadini europei (ECI) Stop Vivisection: "è come il decreto contro il femminicidio, dietro il nome c'è altro". Il Pae prosegue sottolineando come, alla domanda " E nel caso in cui il mandato popolare si esprimesse per abolire completamente la sperimentazione animale (ovvero la posizione del blog), cosa farete? " La senatrice ha risposto: "Ma mi sembra che non sia così, non è nemmeno nei 7 punti. dobbiamo ragionare sui se o sui fatti?".
Green Italia e Verdi europei. Secondo il Partito animalista europeo nel programma "Per un'Europa Green, Vota Verde" è presente il punto "più strumenti per i diritti degli animali" concernente le problematiche sul randagismo ed il sostegno all'iniziativa Stop Vivisection, ma nei fatti il loro candidato più rappresentativo, ilpresidente Angelo Bonelli, ha sostenuto con determinazione la campagna elettorale per le amministrative Roma 2013 il vivisettore mai pentito Ignazio Marino. A parole il leader dei Verdi è contro la vivisezione ma nei fatti ha sostenuto chi la praticava. Questo comportamento lo rende inaffidabile, sottolinea il Pae.
Liste Ndc, Fratelli d'Italia e Lega Nord. Il programma animalista inesistente, - secondo il Pae - candidati europarlamentari uscenti responsabili della votazione a favore della direttiva europea 63/2010 pro-vivisezione e candidati pro-caccia. Angelilli Roberta, Albertini Gabriele, Antoniozzi Alfredo, Berlato Sergio, Bizzotto Mara, Cancian Antonio, Casini Carlo, Fontana Lorenzo, La Via Giovanni, Pallone Alfredo, Salvini Matteo (capolista su tutte e cinque le circoscrizioni e segretario della Lega Nord), Scottà Giancarlo. Da segnalare la presenza del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, responsabile di avere bloccato il tavolo ministeriale concernente i metodi sostitutivi ed alternativi alla sperimentazione animale, inaugurato dal precedente Ministro Balduzzi. Alla fine di questo esame il Pae conclude che anche le rimanenti liste non prevedono programmi specifici per la tutela degli animali.
"Il Partito Animalista Europeo invita, pertanto, all'astensione. Non è accettabile per noi votare chi maltratta e specula sugli animali, chi li utilizza solo per un tornaconto elettorale." Dichiara il presidente del PAE, Stefano Fuccelli.
Per contatti con la nostra redazione: animali@quotidiano.net
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