sabato 20 luglio 2013

VIVISEZIONE

I Diari di Michelle Rokke (I Parte)

Questi Diari parlano da soli, non c’è bisogno di commento.

Ma un’importante riflessione va fatta:
non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni parte del mondo, sono
gli stessi.
Si fanno gli stessi test, ci sono lo stesso tipo di persone che ci lavorano.
Non è verosimile che solo in HLS accada questo mentre in tutti gli altri laboratori del mondo, Italia compresa, i vivisettori siano persone ammodo che mai farebbero del male a un animale e che “ospitano” nelle condizioni più confortevoli animali di ogni specie, come loro vorrebbero farci credere.

Non sta in piedi, non è possibile.

- Informazioni Utili sull'Argomento -
Vedi qui:
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Gli esperimenti che si fanno sono gli stessi dappertutto,
e le regole, la prassi, il tipo di gabbie, sono sempre uguali, in ogni posto del mondo.

Tenetelo a mente.

I Diari dimostrano, con i fatti più che con mille teorie, di quanto inutile sia la sperimentazione su animali da un punto di vista scientifico, e di come, anche
se fosse utile, non lo è comunque per come gli esperimenti vengono eseguiti.

Dimostrano non tanto la crudeltà di pochi, ma l’incuria e il disprezzo con cui gli animali sono normalmente, da tutti, trattati, e la loro infinita sofferenza.
Dimostrano che questa pratica, che la si chiami “sperimentazione animale”
o che la si chiami “vivisezione” non può essere tollerata.

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Nel settembre del 1996 la mia vita cambiò per sempre quando fui assunta come tecnico di supporto presso la Huntingdon Life Sciences nell’East Millstone, New Jersey, USA.
Dopo anni passati a lavorare per la PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), e recentemente per altre organizzazioni, come investigatrice segreta, sono stata testimone di forme di violenza sugli
animali individuale e industrializzata.

Ho visto polli fatti a pezzi dopo settimane di sofferenza in allevamenti intensivi, morbidi gattini aspettare il loro turno in un ambulatorio di tortura, cavalle gravide legate con una cinghia a sacche in gomma dove veniva raccolta la loro
urina per la produzione di Premarin, disperati cani “di razza” chiusi a chiave dentro gabbie minuscole in luridi allevamenti di cuccioli, ed un numero infinito di animali picchiati, presi a calci, accoltellati e soffocati.

Ma niente mi aveva
preparato a ciò che avrei visto ad Huntingdon Life Sciences.



Il mio lavoro come tecnico di supporto prevedeva mansioni di stabularista.
Mi prendevo cura di cani, ratti, topi, e scimmie – o almeno tenevo le loro gabbie pulite. Se mi fossi veramente presa cura di loro non avrei visto così tante
sofferenze e morti inutili alla HLS.

Non continuerei a vedere le loro facce nei
miei sogni.



Oltre a pulire le gabbie, immobilizzavo gli animali durante la somministrazione di sostanze tossiche di ogni genere.

Strofinavo via il sangue dal pavimento dopo che dipendenti incapaci e scarsamente preparati avevano effettuato
inutili interventi chirurgici.
Quando le sostanze chimiche venivano iniettate
negli animali – nei loro nasi, bocche, pelle, vene, stomaci e polmoni – io registravo gli effetti e mi preoccupavo della loro sofferenza mentre altri alzavano le spalle e se ne andavano.

Ho imparato quanto i prodotti per la pulizia della casa, i medicinali di poco conto che si ottengono senza ricetta medica e che sono già disponibili a dozzine, i prodotti agricoli e le “cure miracolose” fanno soffrire e morire gli animali
dentro HLS.
In altre parti del laboratorio, venivano versate creme solari su conigli, mentre porcellini d’India e suini soffrivano per altri inutili test.




Non è un segreto fra gli impiegati del laboratorio che gli esperimenti siano ridicoli e privi di qualsiasi fondamento scientifico.

Quando un famoso antistaminico venne ritirato dal mercato, un tecnico esperto a cui era stato fatto vedere il titolo sul giornale chiese ridendo

“che cosa abbiamo fatto [questa volta]?”.

Le battute più frequenti sulle “cure miracolose” erano: “Può essere un medicinale oppure un ottimo ausilio per perdere peso” e “Questa è una cura o un veleno per ratti?”.



Anche se venivo mandata nelle stanze degli animali per “osservarli”, di solito mi veniva detto di non preoccuparmi dei problemi medici conseguenti alla somministrazione delle sostanze testate e di non registrarli.


Un giorno, quando chiesi ad un collaboratore quale fosse il senso degli esperimenti, mi fu risposto:

“solo perché una medicina ha un effetto su un cane non vuol dire che avrà lo stesso effetto su un essere umano”.

Mi fu anche detto:

“Lo scopo degli esperimenti non è proteggere gli esseri umani, ma quello di ottenere che il committente (la ditta che paga gli esperimenti) porti altro lavoro al laboratorio.
Il modo di garantire che il committente ci affidi nuovamente del lavoro è ottenere che il suo prodotto venga immesso sul mercato”.


Lavorai presso HLS per circa otto mesi; avevo pochissima esperienza, e mi furono affidati compiti di pulizia delle gabbie, di immobilizzazione degli animali durante la somministrazione delle dosi e di assistenza durante gli interventi chirurgici.

Spesso il programma di addestramento consisteva in spiegazioni da parte dei miei colleghi sul modo in cui si sarebbero dovute fare le cose e, subito dopo, di dimostrazioni del modo in cui effettivamente venivano
fatte.
All’inizio questo riguardava l’uso di disinfettanti nelle gabbie e il lasciare i cani nelle gabbie durante la pulizia.


Più tardi, il flagrante spregio delle norme
divenne molto più serio.




In uno studio per PrXXX ai primati non furono somministrati analgesici dopo interventi chirurgici addominali profondamente invasivi.

In un altro, i risultati degli esperimenti vennero arbitrariamente e continuamente alterati dal
comportamento sguaiato e violento degli addetti.


In uno studio condotto su cani, un beagle guaì e si dibatté dal dolore giorno dopo giorno quando una
sonda orale gli veniva incanalata nella gola per rilasciare una sostanza che non avrebbe mai salvato neanche una vita umana.

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Lavoravo ancora presso HLS quando il mio supervisore tornò da un viaggio nel Regno Unito.

Mi prese in disparte e mi disse che era stato diffuso in televisione un rapporto [la seconda indagine segreta] sulla HLS in Gran Bretagna e questo aveva creato uno scandalo.

Io credetti che queste rivelazioni avrebbero dato l’avvio a molti cambiamenti anche nel laboratorio nel New Jersey, e fui
stupefatta quando nessuno fece alcuno sforzo per migliorare le procedure sperimentali indecorose che venivano usate.

Quando vidi il rapporto di Zoe Broughton “Una vita da cani” [la seconda indagine segreta] scossi la testa con sorpresa di fronte al riflesso preciso di ciò che anch’io avevo visto.

Anche se i cani nel Regno Unito sembrano avere gabbie più grandi e più opportunità di movimento, molte altrecircostanze
sembrano identiche:

registri falsificati, dosaggi errati, sfacciata crudeltà sugli
animali e mancanza di rispetto per le normative che dovrebbero salvaguardarli.



La noncuranza che caratterizza l’atteggiamento dei tecnici dell’HLS nell’occuparsi degli animali e nello svolgere
esperimenti che non sono utili per gli
esseri umani è veramente e totalmente disgustosa.

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In seguito, quando lessi il rapporto di Sarah Kite [la prima indagine segreta] fui presa dall’orrore nel vedere che niente era cambiato dall’epoca della sua
prima indagine su HLS, effettuata diversi anni prima.

È chiaro che il sistema
della ricerca sugli animali non serve allo scopo aiutare le persone; serve solo a fare del male agli animali.



I vivisettori, le compagnie farmaceutiche, le compagnie di assicurazione e gli interessi dei laboratori hanno bisogno dell’attuale sistema di ricerca sugli
animali per garantire il proprio giro di affari.

Dopo essere stata testimone di ripetuti e sistematici esempi di incompetenza e mancanza di professionalità
nascosti dalle porte chiuse di un laboratorio, sono convinta che se mai la cura per l’AIDS o per il cancro o per il brutto bernoccolo sulla punta del naso del
Dr. Frankestein, verrà trovata attraverso la ricerca condotta sugli animali, si tratterà di un miracolo.





Se vogliamo tutelare la sicurezza degli esseri umani e il benessere degli animali, l’unica soluzione è proibire la vivisezione e utilizzare esclusivamente
esperimenti non effettuati sugli animali, che sono sicuri e più affidabili.



Ovviamente, questa è un’idea che i vivisettori aborriscono, in quanto le informazioni derivanti da esperimenti inaffidabili, come quelli compiuti sugli animali, possono essere facilmente manipolate per ottenere il risultato desiderato.




Uno studio del governo degli USA mostra che più del 50% delle medicine sul mercato sono rietichettate o ritirate dalla
Food and Drug Administration
dopo essere state usate dagli esseri umani.


Il punto è che la prima volta in cui
una medicina o un qualsiasi prodotto vengono usati dalle persone, è la prima volta in cui si sa realmente che cosa succede.


Tutti gli esperimenti eseguiti prima, tutte le sofferenze, tutti gli animali morti, torturati per profitto ed avidità,
portano soltanto all’introduzione sul mercato di una sostanza dalle proprietà ignote.
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Non esagero quando dico che ho gli incubi sugli animali che ho imparato ad amare in HLS.
Gli altri casi sui quali ho lavorato non mi hanno dato questa
prolungata opportunità di conoscere individualmente ogni animale torturato.


Ogni giorno che lavoravo, tenevo in braccio beaglesrannicchiati e sentivo il loro naso umido sul mio collo.


Li vedevo lottare per cercare di far uscire le zampe fuori dalla gabbia di acciaio di 90 per 90 centimetri nella quale erano
chiusi a chiave.





Ho visto miei colleghi picchiarli, urlargli contro, farli oscillare per aria tenendoli per la collottola quando dovevano spostarli.

Venivo continuamente rimproverata perché li prendevo con cura e li tenevo stretti quando li portavo
dalla piccola gabbia dove passavano le giornate alla gabbia di ricreazione (una gabbia più grande dove i cani dovevano essere messi per dieci minuti diverse volte alla settimana, ma questo avveniva di rado).



Quando vedo un beagle che corre nel parco non posso non pensare a quelli a cui ho voluto più bene. Vedo i loro musi tristi quando chiudo gli occhi.
Mi domando come sarebbero Patatina, Joey, il Maggiore ed Ellie se potessero correre nell’erba ed essere abbracciati ed amati invece di essere immobilizzati e torturati.

Quando vedo un beagle rotolarsi sulla schiena nel parco, l’immagine che non riesce ad uscirmi dalla mente è quella di un beagle femmina nella sala necroscopica che gettava all’indietro la testa e gridava mentre un coltello le
incideva la gola.





Una serie di numeri mi fa istantaneamente tornare alla mente il tatuaggio di una scimmia.
Vedo la trama sottile della pelle dei macachi. Vedo le loro
unghie simili a quelle umane e i loro piccoli ombelichi. Li vedo utilizzare gli specchietti “di arricchimento” non per guardare la propria immagine riflessa,
ma piuttosto per esaminare le parti che non riescono a vedere di una stanza di cemento vuota [NdT; l’“arricchimento ambientale”, vale a dire lo sforzo
di creare un ambiente più ricco di stimoli, meno sgradevole, monotono e deprimente per gli animali da esperimento, rappresenta uno dei capisaldi della
cosiddetta “scienza degli animali da laboratorio”; qui evidentemente il mezzo
scelto per arricchire l’ambiente dei primati erano degli specchietti].



Quando gli sporchi segreti di HLS USA furono rivelati nel 1997, non ci volle molto tempo perché le principali ditte che sperimentavano i loro prodotti sugli animali di quel laboratorio reagissero allarmate.

Non soltanto la ditta che commissionava gli esperimenti aveva perso la faccia per aver sostenuto
economicamente indecenti maltrattamenti sugli animali, ma il rituale segreto degli esperimenti sugli animali era stato nuovamente sbugiardato in tutta la sua inutilità.

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Quasi immediatamente HLS riuscì con un ordine federale a tenere nascosta al pubblico la truffa della ricerca sugli animali.


Fecero di tutto per assicurarsi che la gente non sapesse la verità, cioè che gli esperimenti eseguiti sugli animali non tutelano gli esseri umani, ma anzi servono a far sì che medicinali e prodotti pericolosi arrivino sul mercato e ci restino.




La HLS citò in giudizio la PETA, Ingrid Newkirk, Merybeth Sweetland e la sottoscritta con l’accusa di avere scopi di ricatto e di spionaggio commerciale.
La disputa fu risolta fuori dal tribunale, in parte a causa di un sistema legale che può essere definito soltanto iniquo, in parte perché eravamo convinti che la maggior parte delle informazioni fosse già diventata di pubblico dominio.




A causa dei termini dell’accordo con cui si è conclusa la vertenza con la HLS io non sono autorizzata a divulgare molti dati riguardanti le sofferenze animali di cui sono stata testimone ad HLS.


In altre parole, mi è proibito fornire dettagli su esperimenti, prodotti e ditte su cui l’opinione pubblica ha il diritto di
essere informata.

Ma nulla mi impedisce di dire al mondo che la ricerca sugli
animali è una farsa. Io ci sono stata dentro e ne sono testimone.

Nella migliore delle ipotesi la ricerca sugli animali è una partita alla roulette russa; nella peggiore, la ricerca sugli animali ucciderà i nostri amici, umani e non umani...


Note: In quanto segue, il termine “sacrificato”, applicato agli animali, indica la loro uccisione.

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18/09/96 Mercoledì HLS


HLS si trova in Mettlers Road, a East Millstone, nel New Jersey; il numero di telefono è XXXXXX.

La ditta iniziò l’attività come piccola azienda a conduzione familiare; gli uffici erano collocati in vecchie case coloniche e gli animali in una rimessa dove adesso ha sede la ditta attuale.



All’inizio i nomi erano Bio Dynamics e, successivamente, PharmCo LSR; questa ditta fu poi rilevata
nel novembre o dicembre 1995 dalla Huntigdon International Holdings - una ditta con sede nel Regno Unito.

Il nome venne poi cambiato in Huntingdon Life Sciences (HLS).



Huntingdon ha laboratori in Inghilterra, Giappone e
Corea.

Il numero di dipendenti è stato diminuito dopo che la ditta è stata rilevata, ora HLS dà lavoro a circa 180 persone; sono in vista nuove assunzioni quando aprirà un nuovo dipartimento per l’analisi chimica (che per ora viene data in appalto).


Presso la ditta si trovano di solito tra i 6.000 e i 10.000 animali, tra cui primati non umani, cani (solo beagles, mi dicono), maiali, ratti, topi, conigli, porcellini d’India e, occasionalmente, furetti, polli e felini.


HLS è specializzata nel settore degli esperimenti pre-clinici [NdT: le attuali normative internazionali prevedono che prima di poter essere immessi in commercio i farmaci vengano sottoposti a sperimentazione prima su animali e poi su volontari umani.
I testi sugli animali, che precedono quelli sugli umani, vengono definiti “test pre-clinici”.] di prodotti farmaceutici e chimici – insomma di quasi qualsiasi
cosa, anche se finora non ho sentito nessuno menzionare specificamente i cosmetici.




Io sono un tecnico di supporto e i miei compiti includono la cura degli animali, la preparazione pre-operatoria, l’assistenza durante i prelievi; tra un po’
di tempo sarò responsabile di alcuni esperimenti.




Nel corso del colloquio di assunzione Robin L. mi disse che nessun animale esce di qui vivo; disse che
dovevano essere tutti uccisi alla fine degli esperimenti, a volte per poter effettuare dei prelievi di tessuti da analizzare, e anche quando non c’era questa
necessità, venivano comunque uccisi perché
“cosa ce ne si potrebbe fare di questi cani adulti abituati a stare tutto il giorno in una gabbia e a farci dentro
i loro bisogni?”.



Quando Robin mi fece fare il giro della struttura durante
il colloquio, mi parlò di alcuni studi che erano stati effettuati, tra i quali uno studio della durata di dieci anni su pillole anticoncezionali.



Mi disse che era uno studio sui cani, e che era nella fase conclusiva quando lei aveva iniziato a lavorare presso la HLS.

Mi disse che la FDA [NdT: si tratta della Food and
Drug Administration, l’agenzia governativa americana che controlla l’immissione in commercio di tutte le nuove sostanze usate in ambito alimentare e farmaceutico.] commissiona esperimenti alla HLS.


Studi in corso presso la
HLS [1997]: [NdT: le descrizioni contengono il nome della ditta committente e si riferiscono alla durata dell’esperimento, alla modalità di somministrazione
del materiale sperimentale e all’animale su cui viene effettuato l’esperimento;
qualche volta viene indicata anche la sostanza somministrata. Ad esempio 1 mese cane intubato vuol dire che il materiale sperimentale viene somministrato per un mese a dei cani attraverso tubi nasogastrici per l’alimentazione
forzata.]


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Molti dei cani usati per gli esperimenti vennero acquistati dalla "Marshall Farm"

Queste sono alcune delle Aziende che commissionarono gli esperimenti in HLS:
- Bristol Myers
- Alteon
- Am Cy
- Colgate
- Colgate - Palmolive
- Pentech
- Amgen
- Alza
- Ligand Pharmacy
- Nippon
- Anaes
- Novo Nordisk

Fonte della lista delle aziende e la pagina ufficiale dei diari:
"Michelle Rokke Diary"
See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf

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Tratto da: I Diari di Michelle Rokke.
Vedi qui:
http://www.agireoraedizioni.org/materiali/rokke_diario.pdf

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HLS:
la verità dietro il cosiddetto “campo di concentramento”
degli animali in Gran Bretagna.

Vedi qui: http://www.hansruesch.net/articoli/HLS.htm
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Questo è un video girato dentro H.L.S.

Vedi qui:
http://www.youtube.com/watch?v=YEJ0ZgFrtXE

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Crimini Nascosti Documentario sulla Vivisezione.
Hidden Crimes (Documentary on Vivisection)


Vedi qui: (See Here):
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=262878080518855&set=a.262876663852330.1073741830.262679123872084&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-frc3%2F968866_262878080518855_278153483_n.jpg&size=600%2C450
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Informazioni Scientifiche
Vedi qui:
<<www.hansruesch.net>>
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Vedi anche l'album in preparazione, I Diari di Michelle Rokke:

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.134189573377138.23214.100003582882582&type=3
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The campaign Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC) was set up at the end of 1999 by a group of activists who had successfully closed down lab animal breeders, Consort kennels and Hillgrove cat farm.

Both of these campaigns ended with the businesses closing down and hundreds of animals being safely rehomed instead of tortured in laboratories.

In 1996 SHAC started a campaign against Consort kennels near Hereford. Over eight hundred beagles were kept at the kennels waiting to be sold to labs like Huntingdon Life Sciences (HLS).

http://www.shac.net/SHAC/shac_intro.html
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"Michelle Rokke Diary"

See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf
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Scientific Information:
http://www.hansruesch.net/indexe.html
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