lunedì 19 agosto 2013

basta vivisezione

Tratto da: "I Diari di Michelle Rokke" (IX Parte) Questi Diari parlano da soli, non c’è bisogno di commento. Ma un’importante riflessione va fatta: non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni parte del mondo, sono gli stessi. Si fanno gli stessi test, ci sono lo stesso tipo di persone che ci lavorano. Non è verosimile che solo in HLS accada questo mentre in tutti gli altri laboratori del mondo, Italia compresa, i vivisettori siano persone ammodo che mai farebbero del male a un animale e che “ospitano” nelle condizioni più confortevoli animali di ogni specie, come loro vorrebbero farci credere. Non sta in piedi, non è possibile. - Informazioni Utili sull'Argomento - Vedi qui: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=347307938731966&set=a.332773730185387.1073741838.100003582882582&type=1&relevant_count=1 Gli esperimenti che si fanno sono gli stessi dappertutto, e le regole, la prassi, il tipo di gabbie, sono sempre uguali, in ogni posto del mondo. _____________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 2 /1/1997 Giovedì HLS Irene, Cesair, Lynn e io abbiamo abituato i primati dell’esperimento 3314 al tavolo dell’elettrocardiogramma. Quando vengono legati si divincolano e sono presi dal panico. Lo stress che provano è tale che mi riesce difficile credere che i dati che si ottengono siano utilizzabili. I primati hanno così tanta paura che si mettono a saltare selvaggiamente nelle gabbie quando un tecnico cerca di afferrarli. Il doppio fondo li intrappola nella parte anteriore della gabbia e i tecnici danno colpi sulle pareti, urlano e imprecano contro di loro fino a che il primate non finisce per mettere una qualche parte del corpo contro la parte anteriore della gabbia. I tecnici afferrano qualunque cosa su cui riescano a mettere le mani e la tirano – pelo, pelle, coda, dita delle mani o dei piedi – qualunque cosa riescano ad afferrare. Alla fine il primate viene catturato e, con le braccia strette in una morsa dietro la schiena, viene sollevato in aria e trasportato fino al tavolo dell’elettrocardiogramma. Si tratta di un piano di plexiglas in cui sono stati praticati dei buchi. Il primate viene legato stretto al tavolo con lunghe strisce di velcro che gli tengono giù le gambe e un tecnico con guanti di pelle che gli tiene ferme le spalle. I tecnici gli mettono due dita sulla gola – se l’animale si ribella gli tagliano l’aria. Parecchie scimmie cercano di girare la testa per mordere le mani guantate del tecnico e in seguito vengono riportate in gabbia dai tecnici, sempre sollevate in aria. Attorno alle cosce gli vengono collocati i manicotti per il rilevamento della pressione; di solito non sono della misura giusta e devono essere tenuti a posto da strisce di velcro. Brian mi ha detto che in realtà non si dovrebbero usare queste strisce. Se i manicotti non vengono collocati accuratamente le strisce di velcro pizzicano e abradono la pelle. Alle braccia, alle gambe, al torace e alla schiena vengono fissati dei morsetti metallici che stringono al punto da lasciare lividi e graffi rossi. Cesair ha portato i primati al tavolo dell’elettrocardiogramma e poi di ritorno alle gabbie come prigionieri di guerra; diverse volte (due sono documentate dal video) li ha fatti oscillare in aria all’indietro e poi rapidamente in avanti come se fosse stato sul punto di gettarli con tutta la forza nelle gabbie. Quando li ha effettivamente rimessi nelle gabbie li ha lanciati sul fondo in modo che non potessero rigirarsi. Irene mi ha detto che il motivo per cui usiamo due macchine per la misurazione della pressione, una per ogni gamba, è che ci si mette meno tempo e non dobbiamo aspettare a lungo per ottenere i valori di cui abbiamo bisogno. Irene mi ha detto “i manicotti della pressione sono usa e getta ma in questa ditta li riutilizziamo”. Il materiale si usura per cui diventa necessario assicurare i manicotti con altre strisce di velcro disposte su tutta la lunghezza; Brian mi ha detto che in realtà non dovremmo usare quest’altro velcro perché altera il funzionamento dell’apparecchio. Irene mi ha detto che le scimmie sono state rasate in alcune parti del corpo perché i fornitori le avevano tinte per poterle identificare nella loro colonia; visto che ci si aspetta che uno degli effetti del materiale sperimentale sia un cambiamento di colore del pelo le zone tinte sono state rasate. Irene mi ha detto che non abbiamo neanche delle mele da dargli quando avremo finito gli elettrocardiogrammi. Cesair ha detto che questo dovrebbe essere un motivo per rifiutarci di effettuare gli elettrocardiogrammi: i protocolli standard prescrivono chiaramente che dopo un elettrocardiogramma ciascun primate debba ricevere mezza mela. Cesair tiene fermi i primati senza togliere loro l’aria come fanno gli altri tecnici; Cesair ha fatto cenno al primate che mangia sempre le proprie feci e se le strofina addosso e le sparge per tutta la gabbia e l’ha chiamato “scimmia di merda”; Irene ha fatto notare che ha la faccia tutta sporca (video). Ho chiesto del primate dell’esperimento 3221 che non doveva essere sottoposto ad elettrocardiogrammi perché si era fatto male a un polso; Irene mi ha detto che gliel’hanno slogato tenendolo fermo sulla porta: la scimmia si era dibattuta con tanta violenza da slogarsi il polso. I primati sono così terrorizzati che quasi sempre perdono orina e feci sul tavolo dell’elettrocardiogramma o mentre ci vengono portati. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 5/1/1997 domenica HLS Nella stanza 96 dell’esperimento 3314 James era stressato; ha fissato a lungo la porta di ingresso della stanza e ha scosso la porta della gabbia per la frustrazione; poi mi ha guardata negli occhi e ha cominciato ad accarezzarmi. Ho fatto delle riprese video dei ratti dell’esperimento 2484; Al mi ha detto che quando registro le osservazioni non devo assolutamente toccare la gabbia per farli muovere; ha detto che un tempo lui lo faceva e qualcuno gli ha detto che se continuava ai ratti sarebbe venuto un infarto e sarebbero morti; quando vengono cambiate le gabbie e la stanza viene pulita le gabbie vengono spostate con violenza e sbatacchiate senza alcun riguardo per la salute dei ratti. Oggi è l’ultimo giorno di vita per alcuni dei cani dell’esperimento CoXXX. Il mio piccolo Patatina morirà lunedì mattina presto. Oggi l’ho abbracciato per l’ultima volta e ho tenuto il suo corpicino vivace stretto al mio. Quando l’ho visto nella sua gabbia con lo stesso sorriso di attesa che ha sempre, mi sono sentita male. Mentre stavo pulendo, mi sono soffermata a guardare il cane numero 2550F, una femmina, che si trovava nella gabbia di ricreazione da sola; era piegata in due e premeva con la testa la porta della gabbia; teneva le zampe anteriori strette contro la testa e mentre la guardavo ha cominciato a darsi dei colpi sulla testa. Ho aperto la porta della gabbia per vedere che cosa avesse ed è quasi cascata fuori, tanto era forte la pressione che esercitava sulla porta con la testa. È riuscita a tirarsi su a sedere per un attimo, ma poi il suo corpo si è fatto rigido e i suoi occhi vitrei e distanti; la coda le pendeva dritta in basso. La sua testa ha cominciato a oscillare avanti e indietro con delle scosse: stava avendo un attacco epilettico. Di solito questo cane è piuttosto vivace e attivo: scodinzola e mi segue sempre quando passo accanto alla sua gabbia. Quando le ho parlato durante l’attacco non ha reagito in alcun modo: era come se non esistessi. Il suo corpo era rigido e la testa ha continuato a oscillare per circa tre o quattro minuti. Tutto l’attacco dall’inizio alla fine è durato circa cinque minuti; dopo è sembrata tornare normale: non sono riuscita a notare nulla di diverso né nella sua personalità né nel suo comportamento. Ho trovato Kevin e gli ho raccontato dell’attacco; ha guardato il cane e ha detto che sembrava star bene. Gli ho chiesto se dovevo registrarlo nelle osservazioni della giornata e riempire un modulo di richiesta di intervento veterinario. Mi ha detto che non valeva la pena: domani sarà comunque sacrificata. È stata una pura coincidenza che io mi trovassi nella stanza in quel momento e notassi che questo cane stava avendo un attacco; normalmente nella stanza entra qualcuno per le osservazioni del mattino e la distribuzione del cibo, al massimo dieci minuti, per registrare il consumo di cibo cinque giorni la settimana – circa cinque minuti, e la pulizia e le osservazioni delpomeriggio – un’ora se sono io a farle, molto meno se è qualcun altro. In media, nella stanza c’è qualcuno solo per circa un’ora al giorno. La maggior parte dei tecnici non guardano veramente i cani: si limitano a completare i compiti che gli sono stati assegnati nel minor tempo possibile ed escono. Che io abbia guardato la gabbia di ricreazione mentre pulivo proprio quando l’attacco ha avuto inizio è stato un puro caso; mi chiedo quanti altri attacchi ha avuto questo cane – e gli altri – nel corso dell’ultimo anno che nessuno ha visto. Come può essere valido questo studio se i cani non vengono monitorati ventiquattr’ore al giorno? Questa è la seconda volta che ho visto un cane sotto esperimento avere un attacco epilettico (l’altro era un cane dell’esperimento 3318), e non ho mai sentito dire a nessun altro di averne visto uno. L’unica maniera in cui i laboratori di ricerca potrebbero anche solo fare finta di ricercare seriamente gli effetti negativi delle sostanze sarebbe assumere veterinari professionisti per osservare per osservare gli animali di ogni stanza ventiquattr’ore al giorno. Ho notato che uno dei cani del gruppo quattro aveva le stesse orecchie piene di cicatrici rugose di 2550; il cane numero 2550 ha le orecchie in questo stato da mesi (fotografie). ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 16/1/1997 Giovedì HLS I cagnolini dell’esperimento 3337 sono molto timidi e parecchi si rannicchiano impauriti nell’angolo della gabbia se si apre la porta. Irene, Brian, Yao e io abbiamo fatto i test della tubercolosi e abbiamo registrato i pesi degli animali dell’esperimento 97-3093 (che prima era 3307 – l’esperimento sui primati della ShXXX è stato cancellato e adesso gli animali formano un’altra colonia di riserva). Yao ha sedato gli animali con il Ketaset; Irene e io li abbiamo pesati e Brian ha fatto i test per la tubercolosi. Ha afferrato un primate per la collottola e mentre la teneva in una mano le ha iniettato la soluzione sotto la palpebra; l’ha fatto tenendola in aria, senza appoggiarla. Mi ha detto “Non hai visto niente; non è mai successo; non puoi provarlo. Non si deve fare in quel modo” (nel video sono registrate le parole) Brian ha preso sempre le scimmie per la collottola e le ha trasportate attraverso la stanza tenendole per la collottola. Dopo l’iniezione di ketaset le scimmie vengono lasciate nelle gabbie senza sorveglianza finché non fa effetto; cadono letteralmente sul pavimento della gabbia quando l’anestetico comincia ad agire; nessuno ha fatto parola della questione della loro sicurezza quando cadono e non ho mai visto nessuno cercare di impedirgli di cadere. Ho visto parecchi primati che si reggevano appesi all’angolo superiore della gabbia cadere di colpo a terra quando l’anestetico ha cominciato a fargli effetto. Brian ha appoggiato diversi dei primati al bordo della gabbia mentre faceva i test della tubercolosi; si è allontanato dalle scimmie diverse volte lasciandole in quella posizione dopo il test, metà dentro e metà fuori dalla gabbia. La porta a ghigliottina era in una posizione precaria sopra di loro e avrebbe potuto cadere e ferirle in qualunque momento. Una scimmia sotto sedativo è stata lasciata appesa con la gola sul posatoio della gabbia dopo essere stata pesata; Irene è passata e ha chiesto “Chi è stato?” e ha sbloccato il lucchetto della gabbia. Pensavo che avrebbe spostato il primate in una posizione più sicura, prono o di fianco come prescrivono le procedure, ma si è limitata a togliere il lucchetto e a rimetterlo sulla gabbia. Nessuno si è preoccupato che alla scimmia in quela posizione sarebbe venuta a mancare l’aria. Un altra scimmia ha avuto un mancamento mentre si riaveva dall’anestesia: si è trascinata verso di me e ha cercato di afferrare tutto quello che ha potuto per mantenersi in equilibrio. La palpebra le sanguinava ancora per il test della tubercolosi. L’ultimo primate a cui Brian ha fatto il test non era completamente anestetizzato e Irene gli ha detto di aspettare perché non valeva la pena di affrettarsi. Brian l’ha appoggiata sul bordo della gabbia e le ha tirato e spinto il braccio mentre aspettava che il sedativo facesse effetto. Come ho visto anche in passato, nessuno è rimasto nella stanza per monitorare la ripresa degli animali dall’anestesia. Sono rimasta fino a tardi per aiutare a fare gli elettrocardiogrammi ai primati dell’esperimento 3314 (Lynn era ammalata, per cui l’ho sostituita); Kevin, Nick e Stephanie facevano i prelievi di sangue mentre Irene,Yimmer and Dilip sono entrati a cominciare gli elettrocardiogrammi. Il nuovo carrello con l’arricchimento video era nella stanza e trasmetteva “Il professore matto”; il volume era così forte che non riuscivo quasi a sentire quello che dicevano le persone accanto a me. Tra il rumore fortissimo della TV, le risate e le grida dei tecnici e le urla dei primati la stanza era una bolgia. Avevamo già completato almeno tre elettrocardiogrammi quando Irene alla fine ha detto a Kevin che non le sembrava una buona idea tenere accesa la televisione con il film mentre cercavamo di fare gli elettrocardiogrammi; lui si è stretto nelle spalle e le ha risposto che tanto era quasi finito; il film è finito davvero dopo parecchi minuti. I primati hanno subito così tanti prelievi che hanno la pressione bassissima; abbiamo dovuto lasciare in bianco la casella della pressione di uno di loro perché la macchina non è riuscita a rilevarla. La nota dice “impossibile ottenere il dato”. Il primate 2073 era completamente sconvolto quando l’hanno legato per l’elettrocardiogramma; ha cercato di girare la testa e di mordere le mani di Yimmer, che portava guanti di pelle. Kevin si è avvicinato e ha agitato un dito vicino alla faccia del primate legato e gli ha detto con una voce forte e aggressiva “non ti permettere di mordere il mio amico”. Ha afferrato la bottiglia del gel e l’ha rapidamente spalmato su tutti i punti di contatto dicendo ad alta voce “ecco, ecco, ecco”; stava per mettere giù la bottiglia quando si è fermato e invece ha messo la bottiglia di gel aperta nella bocca del primate e l’ha spremuta; gliel’ha lasciata capovolta in bocca ed è andato via. Dopo alcuni secondi Dilip ha tolto la bottiglia. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 22/1/1997 Mercoledì HLS Ho compilato il registro delle osservazioni e ho pulito la stanza 919, esperimento 97-3337; Justin ha sganciato gli idranti per prepararsi alla raccolta delle orine. Ho spostato i primi due cani nella gabbia di ricreazione e Justin mi ha detto di non spostare i cani dalle gabbie, di limitarmi a pulire le padelle con gli idranti e poi asciugarle. I cuccioli di questa stanza sono molto timidi e gli spruzzi d’acqua sotto le gabbie li hanno veramente spaventati. Quando ho finito di pulire le feci con gli idranti ho aiutato a ricollocare i barattoli per le urine nella parte posteriore delle gabbie. Oggi sono state impiantate delle spugne nella schiena ai primati della ChXXX dell’esperimento 97-3619. A ciascuno sono state praticate sei incisioni e gli sono state impiantate sotto la pelle sei piccolissime spugne da un centimetro cubo impregnate di gel. Ai primati verrà iniettato il materiale sperimentale tre volte la settimana; secondo il protocollo il materiale dovrebbe finire dentro la spugna. Gli interventi sono stati eseguiti da Al e da Brian; le scimmie erano state preparate da Irene e da Cesair; Yao ha fatto l’assistenza e Kevin e io abbiamo presenziato al risveglio. Ai primati è stata praticata un’iniezione di ketamina e una di atropina; sul braccio destro gli è stato tatuato il numero del nuovo esperimento. Questi primati sono stati usati in parecchi esperimenti diversi e adesso ciascuno di loro ha tre tatuaggi e almeno una piastrina nell’orecchio. Cesair ha tatuato i primati; ogni volta che l’ago gli toccava la pelle saltavano e si ritraevano; almeno un’altra persona, qualche volta due, doveva tenerli fermi durante la procedura. Irene ha fatto osservare che il sito dove viene praticato il tatuaggio si gonfia quasi immediatamente perché hanno una pelle delicatissima. Prima che Cesair avesse terminato di tatuare le quattro cifre del numero, le prime si erano già gonfiate e avevano provocato un edema su tutto l’avambraccio della scimmia. Ai primati viene fatto inalare dell’isofluorano attraverso una maschera per calmarli a sufficienza da poterli intubare. Mentre Al si preparava a cominciare l’intervento sul sesto primate e Irene, Cesair e io stavamo preparando il settimo per Brian, Al è entrato nella stanza e ha chiesto se erano pronti degli altri set chirurgici autoclavati; ne avevo messi due nell’autoclave quasi cinquanta minuti prima, ma la pressione era rimasta troppo bassa per cominciare la sterilizzazione. Al ha portato in sala operatoria alcuni strumenti sterilizzati singolarmente, ma non aveva un set completo. Intanto i due primati erano completamente anestetizzati. Ho visto Al spingere in avanti il timer dell’autoclave in modo che suonasse prima che il processo di sterilizzazione fosse completo; ha portato i due set in sala operatoria e ha visto che soltanto uno era stato completamente sterilizzato: il nastro su quello di sotto non aveva cambiato colore, e ha dovuto rimetterlo nell’autoclave. Un primate era ancora anestetizzato sul tavolo, e l’intervento non era ancora cominciato. Quando è finita la sterilizzazione del secondo set sono corsa a portarlo in sala operatoria e ho visto che Brian era a metà dell’intervento sul suo primate ma stava usando lo stesso tavolo che aveva usato Al; non ha accettato il nuovo set e mi ha detto che andava tutto bene così: evidentemente aveva semplicemente spostato il suo primate sul tavolo di Al e stava usando gli strumenti sporchi. Dopo pranzo Gene è entrato e ci ha detto che l’intervento sull’ultimo primate sarebbe stato effettuato da Yao e che aveva già parlato con Terry, la veterinaria. Il committente, Rob T., ha portato personalmente il materiale da esperimento e le spugne in aereo dalla California e il direttore dell’esperimento gli ha chiesto di assistere al primo intervento; stava parlando di diritti degli animali, e ha detto che nella città dove si trova il suo laboratorio – vicino a Berkeley – si sarebbe scatenato l’inferno se loro (gli animalisti) avessero scoperto che usavano primati non umani. Dian B. ha detto “... La Huntingdon è fortunata a trovarsi qui: il New Jersey ha un sacco di industrie farmaceutiche e loro preferirebbero colpire quelle.” Il signor T. ha detto che aveva lavorato al Southwest Research Institute per un po’ e che c’erano circa millecinquecento lontre, che venivano usate per ricerche sull’elettromagnetismo, e lui non aveva voluto saperne niente – erano veramente fortunati che nessuno lo fosse venuto a sapere. Diversi dei primati avevano ancora impiantati dei cateteri dall’ultimo esperimento che avevano subito: ho sentito un catetere femorale in uno degli ultimi che ho trasportato. Irene mi ha mostrato una scimmia a cui, dopo che è stata anestetizzata e che le è ricaduta indietro la testa, si vedevano dieci-quindici centimetri di tubo di plastica che le uscivano dalla pelle; la zona da dove veniva fuori il catetere era rossa e infiammata: Irene mi ha mostrato come era uscito dalla pelle del primate. Mi ricordo che quando ho cominciato a registrare le osservazioni nell’esperimento 96-3617 nel registro c’era scritto che alcuni dei primati avevano ferite aperte dopo che gli erano stati strappati i cateteri. Quando ho chiesto a Irene perché così tante di quelle stesse scimmie avevano ancora dentro i cateteri mi ha risposto che se sembra che la ferita si sia rimarginata bene gli si lasciano dentro, ma se sembrano infetti e infiammati gli si tolgono, anche se ovviamente di solito vengono sacrificati, per cui non è necessario fare nulla. Nelle visite preliminari all’inizio dell’esperimento Terry ha notato che quattro dei primati avevano ancora i segni dei cateteri. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Tratto da: I Diari di Michelle Rokke Vedi qui: http://www.agireoraedizioni.org/materiali/rokke_diario.pdf ______________________________ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - HLS: la verità dietro il cosiddetto “campo di concentramento” degli animali in Gran Bretagna. Vedi qui: http://www.hansruesch.net/articoli/HLS.htm - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Questo è un video girato dentro H.L.S. Vedi qui: http://www.youtube.com/watch?v=YEJ0ZgFrtXE :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Crimini Nascosti Documentario sulla Vivisezione. Hidden Crimes (Documentary on Vivisection) Vedi qui: (See Here): https://www.facebook.com/photo.php?fbid=262878080518855&set=a.262876663852330.1073741830.262679123872084&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-frc3%2F968866_262878080518855_278153483_n.jpg&size=600%2C450 _____________________________ Informazioni Scientifiche Vedi qui: <> - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Vedi anche l'album in preparazione, I Diari di Michelle Rokke: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.134189573377138.23214.100003582882582&type=3 _____________________________ The campaign Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC) was set up at the end of 1999 by a group of activists who had successfully closed down lab animal breeders, Consort kennels and Hillgrove cat farm. Both of these campaigns ended with the businesses closing down and hundreds of animals being safely rehomed instead of tortured in laboratories. In 1996 SHAC started a campaign against Consort kennels near Hereford. Over eight hundred beagles were kept at the kennels waiting to be sold to labs like Huntingdon Life Sciences (HLS). http://www.shac.net/SHAC/shac_intro.html ___________________________________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf _____________________________ Scientific Information: http://www.hansruesch.net/indexe.html :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Foto: Tratto da: "I Diari di Michelle Rokke" (IX Parte) Questi Diari parlano da soli, non c’è bisogno di commento. Ma un’importante riflessione va fatta: non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni parte del mondo, sono gli stessi. Si fanno gli stessi test, ci sono lo stesso tipo di persone che ci lavorano. Non è verosimile che solo in HLS accada questo mentre in tutti gli altri laboratori del mondo, Italia compresa, i vivisettori siano persone ammodo che mai farebbero del male a un animale e che “ospitano” nelle condizioni più confortevoli animali di ogni specie, come loro vorrebbero farci credere. Non sta in piedi, non è possibile. - Informazioni Utili sull'Argomento - Vedi qui: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=347307938731966&set=a.332773730185387.1073741838.100003582882582&type=1&relevant_count=1 Gli esperimenti che si fanno sono gli stessi dappertutto, e le regole, la prassi, il tipo di gabbie, sono sempre uguali, in ogni posto del mondo. _____________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 2 /1/1997 Giovedì HLS Irene, Cesair, Lynn e io abbiamo abituato i primati dell’esperimento 3314 al tavolo dell’elettrocardiogramma. Quando vengono legati si divincolano e sono presi dal panico. Lo stress che provano è tale che mi riesce difficile credere che i dati che si ottengono siano utilizzabili. I primati hanno così tanta paura che si mettono a saltare selvaggiamente nelle gabbie quando un tecnico cerca di afferrarli. Il doppio fondo li intrappola nella parte anteriore della gabbia e i tecnici danno colpi sulle pareti, urlano e imprecano contro di loro fino a che il primate non finisce per mettere una qualche parte del corpo contro la parte anteriore della gabbia. I tecnici afferrano qualunque cosa su cui riescano a mettere le mani e la tirano – pelo, pelle, coda, dita delle mani o dei piedi – qualunque cosa riescano ad afferrare. Alla fine il primate viene catturato e, con le braccia strette in una morsa dietro la schiena, viene sollevato in aria e trasportato fino al tavolo dell’elettrocardiogramma. Si tratta di un piano di plexiglas in cui sono stati praticati dei buchi. Il primate viene legato stretto al tavolo con lunghe strisce di velcro che gli tengono giù le gambe e un tecnico con guanti di pelle che gli tiene ferme le spalle. I tecnici gli mettono due dita sulla gola – se l’animale si ribella gli tagliano l’aria. Parecchie scimmie cercano di girare la testa per mordere le mani guantate del tecnico e in seguito vengono riportate in gabbia dai tecnici, sempre sollevate in aria. Attorno alle cosce gli vengono collocati i manicotti per il rilevamento della pressione; di solito non sono della misura giusta e devono essere tenuti a posto da strisce di velcro. Brian mi ha detto che in realtà non si dovrebbero usare queste strisce. Se i manicotti non vengono collocati accuratamente le strisce di velcro pizzicano e abradono la pelle. Alle braccia, alle gambe, al torace e alla schiena vengono fissati dei morsetti metallici che stringono al punto da lasciare lividi e graffi rossi. Cesair ha portato i primati al tavolo dell’elettrocardiogramma e poi di ritorno alle gabbie come prigionieri di guerra; diverse volte (due sono documentate dal video) li ha fatti oscillare in aria all’indietro e poi rapidamente in avanti come se fosse stato sul punto di gettarli con tutta la forza nelle gabbie. Quando li ha effettivamente rimessi nelle gabbie li ha lanciati sul fondo in modo che non potessero rigirarsi. Irene mi ha detto che il motivo per cui usiamo due macchine per la misurazione della pressione, una per ogni gamba, è che ci si mette meno tempo e non dobbiamo aspettare a lungo per ottenere i valori di cui abbiamo bisogno. Irene mi ha detto “i manicotti della pressione sono usa e getta ma in questa ditta li riutilizziamo”. Il materiale si usura per cui diventa necessario assicurare i manicotti con altre strisce di velcro disposte su tutta la lunghezza; Brian mi ha detto che in realtà non dovremmo usare quest’altro velcro perché altera il funzionamento dell’apparecchio. Irene mi ha detto che le scimmie sono state rasate in alcune parti del corpo perché i fornitori le avevano tinte per poterle identificare nella loro colonia; visto che ci si aspetta che uno degli effetti del materiale sperimentale sia un cambiamento di colore del pelo le zone tinte sono state rasate. Irene mi ha detto che non abbiamo neanche delle mele da dargli quando avremo finito gli elettrocardiogrammi. Cesair ha detto che questo dovrebbe essere un motivo per rifiutarci di effettuare gli elettrocardiogrammi: i protocolli standard prescrivono chiaramente che dopo un elettrocardiogramma ciascun primate debba ricevere mezza mela. Cesair tiene fermi i primati senza togliere loro l’aria come fanno gli altri tecnici; Cesair ha fatto cenno al primate che mangia sempre le proprie feci e se le strofina addosso e le sparge per tutta la gabbia e l’ha chiamato “scimmia di merda”; Irene ha fatto notare che ha la faccia tutta sporca (video). Ho chiesto del primate dell’esperimento 3221 che non doveva essere sottoposto ad elettrocardiogrammi perché si era fatto male a un polso; Irene mi ha detto che gliel’hanno slogato tenendolo fermo sulla porta: la scimmia si era dibattuta con tanta violenza da slogarsi il polso. I primati sono così terrorizzati che quasi sempre perdono orina e feci sul tavolo dell’elettrocardiogramma o mentre ci vengono portati. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 5/1/1997 domenica HLS Nella stanza 96 dell’esperimento 3314 James era stressato; ha fissato a lungo la porta di ingresso della stanza e ha scosso la porta della gabbia per la frustrazione; poi mi ha guardata negli occhi e ha cominciato ad accarezzarmi. Ho fatto delle riprese video dei ratti dell’esperimento 2484; Al mi ha detto che quando registro le osservazioni non devo assolutamente toccare la gabbia per farli muovere; ha detto che un tempo lui lo faceva e qualcuno gli ha detto che se continuava ai ratti sarebbe venuto un infarto e sarebbero morti; quando vengono cambiate le gabbie e la stanza viene pulita le gabbie vengono spostate con violenza e sbatacchiate senza alcun riguardo per la salute dei ratti. Oggi è l’ultimo giorno di vita per alcuni dei cani dell’esperimento CoXXX. Il mio piccolo Patatina morirà lunedì mattina presto. Oggi l’ho abbracciato per l’ultima volta e ho tenuto il suo corpicino vivace stretto al mio. Quando l’ho visto nella sua gabbia con lo stesso sorriso di attesa che ha sempre, mi sono sentita male. Mentre stavo pulendo, mi sono soffermata a guardare il cane numero 2550F, una femmina, che si trovava nella gabbia di ricreazione da sola; era piegata in due e premeva con la testa la porta della gabbia; teneva le zampe anteriori strette contro la testa e mentre la guardavo ha cominciato a darsi dei colpi sulla testa. Ho aperto la porta della gabbia per vedere che cosa avesse ed è quasi cascata fuori, tanto era forte la pressione che esercitava sulla porta con la testa. È riuscita a tirarsi su a sedere per un attimo, ma poi il suo corpo si è fatto rigido e i suoi occhi vitrei e distanti; la coda le pendeva dritta in basso. La sua testa ha cominciato a oscillare avanti e indietro con delle scosse: stava avendo un attacco epilettico. Di solito questo cane è piuttosto vivace e attivo: scodinzola e mi segue sempre quando passo accanto alla sua gabbia. Quando le ho parlato durante l’attacco non ha reagito in alcun modo: era come se non esistessi. Il suo corpo era rigido e la testa ha continuato a oscillare per circa tre o quattro minuti. Tutto l’attacco dall’inizio alla fine è durato circa cinque minuti; dopo è sembrata tornare normale: non sono riuscita a notare nulla di diverso né nella sua personalità né nel suo comportamento. Ho trovato Kevin e gli ho raccontato dell’attacco; ha guardato il cane e ha detto che sembrava star bene. Gli ho chiesto se dovevo registrarlo nelle osservazioni della giornata e riempire un modulo di richiesta di intervento veterinario. Mi ha detto che non valeva la pena: domani sarà comunque sacrificata. È stata una pura coincidenza che io mi trovassi nella stanza in quel momento e notassi che questo cane stava avendo un attacco; normalmente nella stanza entra qualcuno per le osservazioni del mattino e la distribuzione del cibo, al massimo dieci minuti, per registrare il consumo di cibo cinque giorni la settimana – circa cinque minuti, e la pulizia e le osservazioni delpomeriggio – un’ora se sono io a farle, molto meno se è qualcun altro. In media, nella stanza c’è qualcuno solo per circa un’ora al giorno. La maggior parte dei tecnici non guardano veramente i cani: si limitano a completare i compiti che gli sono stati assegnati nel minor tempo possibile ed escono. Che io abbia guardato la gabbia di ricreazione mentre pulivo proprio quando l’attacco ha avuto inizio è stato un puro caso; mi chiedo quanti altri attacchi ha avuto questo cane – e gli altri – nel corso dell’ultimo anno che nessuno ha visto. Come può essere valido questo studio se i cani non vengono monitorati ventiquattr’ore al giorno? Questa è la seconda volta che ho visto un cane sotto esperimento avere un attacco epilettico (l’altro era un cane dell’esperimento 3318), e non ho mai sentito dire a nessun altro di averne visto uno. L’unica maniera in cui i laboratori di ricerca potrebbero anche solo fare finta di ricercare seriamente gli effetti negativi delle sostanze sarebbe assumere veterinari professionisti per osservare per osservare gli animali di ogni stanza ventiquattr’ore al giorno. Ho notato che uno dei cani del gruppo quattro aveva le stesse orecchie piene di cicatrici rugose di 2550; il cane numero 2550 ha le orecchie in questo stato da mesi (fotografie). ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 16/1/1997 Giovedì HLS I cagnolini dell’esperimento 3337 sono molto timidi e parecchi si rannicchiano impauriti nell’angolo della gabbia se si apre la porta. Irene, Brian, Yao e io abbiamo fatto i test della tubercolosi e abbiamo registrato i pesi degli animali dell’esperimento 97-3093 (che prima era 3307 – l’esperimento sui primati della ShXXX è stato cancellato e adesso gli animali formano un’altra colonia di riserva). Yao ha sedato gli animali con il Ketaset; Irene e io li abbiamo pesati e Brian ha fatto i test per la tubercolosi. Ha afferrato un primate per la collottola e mentre la teneva in una mano le ha iniettato la soluzione sotto la palpebra; l’ha fatto tenendola in aria, senza appoggiarla. Mi ha detto “Non hai visto niente; non è mai successo; non puoi provarlo. Non si deve fare in quel modo” (nel video sono registrate le parole) Brian ha preso sempre le scimmie per la collottola e le ha trasportate attraverso la stanza tenendole per la collottola. Dopo l’iniezione di ketaset le scimmie vengono lasciate nelle gabbie senza sorveglianza finché non fa effetto; cadono letteralmente sul pavimento della gabbia quando l’anestetico comincia ad agire; nessuno ha fatto parola della questione della loro sicurezza quando cadono e non ho mai visto nessuno cercare di impedirgli di cadere. Ho visto parecchi primati che si reggevano appesi all’angolo superiore della gabbia cadere di colpo a terra quando l’anestetico ha cominciato a fargli effetto. Brian ha appoggiato diversi dei primati al bordo della gabbia mentre faceva i test della tubercolosi; si è allontanato dalle scimmie diverse volte lasciandole in quella posizione dopo il test, metà dentro e metà fuori dalla gabbia. La porta a ghigliottina era in una posizione precaria sopra di loro e avrebbe potuto cadere e ferirle in qualunque momento. Una scimmia sotto sedativo è stata lasciata appesa con la gola sul posatoio della gabbia dopo essere stata pesata; Irene è passata e ha chiesto “Chi è stato?” e ha sbloccato il lucchetto della gabbia. Pensavo che avrebbe spostato il primate in una posizione più sicura, prono o di fianco come prescrivono le procedure, ma si è limitata a togliere il lucchetto e a rimetterlo sulla gabbia. Nessuno si è preoccupato che alla scimmia in quela posizione sarebbe venuta a mancare l’aria. Un altra scimmia ha avuto un mancamento mentre si riaveva dall’anestesia: si è trascinata verso di me e ha cercato di afferrare tutto quello che ha potuto per mantenersi in equilibrio. La palpebra le sanguinava ancora per il test della tubercolosi. L’ultimo primate a cui Brian ha fatto il test non era completamente anestetizzato e Irene gli ha detto di aspettare perché non valeva la pena di affrettarsi. Brian l’ha appoggiata sul bordo della gabbia e le ha tirato e spinto il braccio mentre aspettava che il sedativo facesse effetto. Come ho visto anche in passato, nessuno è rimasto nella stanza per monitorare la ripresa degli animali dall’anestesia. Sono rimasta fino a tardi per aiutare a fare gli elettrocardiogrammi ai primati dell’esperimento 3314 (Lynn era ammalata, per cui l’ho sostituita); Kevin, Nick e Stephanie facevano i prelievi di sangue mentre Irene,Yimmer and Dilip sono entrati a cominciare gli elettrocardiogrammi. Il nuovo carrello con l’arricchimento video era nella stanza e trasmetteva “Il professore matto”; il volume era così forte che non riuscivo quasi a sentire quello che dicevano le persone accanto a me. Tra il rumore fortissimo della TV, le risate e le grida dei tecnici e le urla dei primati la stanza era una bolgia. Avevamo già completato almeno tre elettrocardiogrammi quando Irene alla fine ha detto a Kevin che non le sembrava una buona idea tenere accesa la televisione con il film mentre cercavamo di fare gli elettrocardiogrammi; lui si è stretto nelle spalle e le ha risposto che tanto era quasi finito; il film è finito davvero dopo parecchi minuti. I primati hanno subito così tanti prelievi che hanno la pressione bassissima; abbiamo dovuto lasciare in bianco la casella della pressione di uno di loro perché la macchina non è riuscita a rilevarla. La nota dice “impossibile ottenere il dato”. Il primate 2073 era completamente sconvolto quando l’hanno legato per l’elettrocardiogramma; ha cercato di girare la testa e di mordere le mani di Yimmer, che portava guanti di pelle. Kevin si è avvicinato e ha agitato un dito vicino alla faccia del primate legato e gli ha detto con una voce forte e aggressiva “non ti permettere di mordere il mio amico”. Ha afferrato la bottiglia del gel e l’ha rapidamente spalmato su tutti i punti di contatto dicendo ad alta voce “ecco, ecco, ecco”; stava per mettere giù la bottiglia quando si è fermato e invece ha messo la bottiglia di gel aperta nella bocca del primate e l’ha spremuta; gliel’ha lasciata capovolta in bocca ed è andato via. Dopo alcuni secondi Dilip ha tolto la bottiglia. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 22/1/1997 Mercoledì HLS Ho compilato il registro delle osservazioni e ho pulito la stanza 919, esperimento 97-3337; Justin ha sganciato gli idranti per prepararsi alla raccolta delle orine. Ho spostato i primi due cani nella gabbia di ricreazione e Justin mi ha detto di non spostare i cani dalle gabbie, di limitarmi a pulire le padelle con gli idranti e poi asciugarle. I cuccioli di questa stanza sono molto timidi e gli spruzzi d’acqua sotto le gabbie li hanno veramente spaventati. Quando ho finito di pulire le feci con gli idranti ho aiutato a ricollocare i barattoli per le urine nella parte posteriore delle gabbie. Oggi sono state impiantate delle spugne nella schiena ai primati della ChXXX dell’esperimento 97-3619. A ciascuno sono state praticate sei incisioni e gli sono state impiantate sotto la pelle sei piccolissime spugne da un centimetro cubo impregnate di gel. Ai primati verrà iniettato il materiale sperimentale tre volte la settimana; secondo il protocollo il materiale dovrebbe finire dentro la spugna. Gli interventi sono stati eseguiti da Al e da Brian; le scimmie erano state preparate da Irene e da Cesair; Yao ha fatto l’assistenza e Kevin e io abbiamo presenziato al risveglio. Ai primati è stata praticata un’iniezione di ketamina e una di atropina; sul braccio destro gli è stato tatuato il numero del nuovo esperimento. Questi primati sono stati usati in parecchi esperimenti diversi e adesso ciascuno di loro ha tre tatuaggi e almeno una piastrina nell’orecchio. Cesair ha tatuato i primati; ogni volta che l’ago gli toccava la pelle saltavano e si ritraevano; almeno un’altra persona, qualche volta due, doveva tenerli fermi durante la procedura. Irene ha fatto osservare che il sito dove viene praticato il tatuaggio si gonfia quasi immediatamente perché hanno una pelle delicatissima. Prima che Cesair avesse terminato di tatuare le quattro cifre del numero, le prime si erano già gonfiate e avevano provocato un edema su tutto l’avambraccio della scimmia. Ai primati viene fatto inalare dell’isofluorano attraverso una maschera per calmarli a sufficienza da poterli intubare. Mentre Al si preparava a cominciare l’intervento sul sesto primate e Irene, Cesair e io stavamo preparando il settimo per Brian, Al è entrato nella stanza e ha chiesto se erano pronti degli altri set chirurgici autoclavati; ne avevo messi due nell’autoclave quasi cinquanta minuti prima, ma la pressione era rimasta troppo bassa per cominciare la sterilizzazione. Al ha portato in sala operatoria alcuni strumenti sterilizzati singolarmente, ma non aveva un set completo. Intanto i due primati erano completamente anestetizzati. Ho visto Al spingere in avanti il timer dell’autoclave in modo che suonasse prima che il processo di sterilizzazione fosse completo; ha portato i due set in sala operatoria e ha visto che soltanto uno era stato completamente sterilizzato: il nastro su quello di sotto non aveva cambiato colore, e ha dovuto rimetterlo nell’autoclave. Un primate era ancora anestetizzato sul tavolo, e l’intervento non era ancora cominciato. Quando è finita la sterilizzazione del secondo set sono corsa a portarlo in sala operatoria e ho visto che Brian era a metà dell’intervento sul suo primate ma stava usando lo stesso tavolo che aveva usato Al; non ha accettato il nuovo set e mi ha detto che andava tutto bene così: evidentemente aveva semplicemente spostato il suo primate sul tavolo di Al e stava usando gli strumenti sporchi. Dopo pranzo Gene è entrato e ci ha detto che l’intervento sull’ultimo primate sarebbe stato effettuato da Yao e che aveva già parlato con Terry, la veterinaria. Il committente, Rob T., ha portato personalmente il materiale da esperimento e le spugne in aereo dalla California e il direttore dell’esperimento gli ha chiesto di assistere al primo intervento; stava parlando di diritti degli animali, e ha detto che nella città dove si trova il suo laboratorio – vicino a Berkeley – si sarebbe scatenato l’inferno se loro (gli animalisti) avessero scoperto che usavano primati non umani. Dian B. ha detto “... La Huntingdon è fortunata a trovarsi qui: il New Jersey ha un sacco di industrie farmaceutiche e loro preferirebbero colpire quelle.” Il signor T. ha detto che aveva lavorato al Southwest Research Institute per un po’ e che c’erano circa millecinquecento lontre, che venivano usate per ricerche sull’elettromagnetismo, e lui non aveva voluto saperne niente – erano veramente fortunati che nessuno lo fosse venuto a sapere. Diversi dei primati avevano ancora impiantati dei cateteri dall’ultimo esperimento che avevano subito: ho sentito un catetere femorale in uno degli ultimi che ho trasportato. Irene mi ha mostrato una scimmia a cui, dopo che è stata anestetizzata e che le è ricaduta indietro la testa, si vedevano dieci-quindici centimetri di tubo di plastica che le uscivano dalla pelle; la zona da dove veniva fuori il catetere era rossa e infiammata: Irene mi ha mostrato come era uscito dalla pelle del primate. Mi ricordo che quando ho cominciato a registrare le osservazioni nell’esperimento 96-3617 nel registro c’era scritto che alcuni dei primati avevano ferite aperte dopo che gli erano stati strappati i cateteri. Quando ho chiesto a Irene perché così tante di quelle stesse scimmie avevano ancora dentro i cateteri mi ha risposto che se sembra che la ferita si sia rimarginata bene gli si lasciano dentro, ma se sembrano infetti e infiammati gli si tolgono, anche se ovviamente di solito vengono sacrificati, per cui non è necessario fare nulla. Nelle visite preliminari all’inizio dell’esperimento Terry ha notato che quattro dei primati avevano ancora i segni dei cateteri. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Tratto da: I Diari di Michelle Rokke Vedi qui: http://www.agireoraedizioni.org/materiali/rokke_diario.pdf ______________________________ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - HLS: la verità dietro il cosiddetto “campo di concentramento” degli animali in Gran Bretagna. Vedi qui: http://www.hansruesch.net/articoli/HLS.htm - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Questo è un video girato dentro H.L.S. Vedi qui: http://www.youtube.com/watch?v=YEJ0ZgFrtXE :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Crimini Nascosti Documentario sulla Vivisezione. Hidden Crimes (Documentary on Vivisection) Vedi qui: (See Here): https://www.facebook.com/photo.php?fbid=262878080518855&set=a.262876663852330.1073741830.262679123872084&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-frc3%2F968866_262878080518855_278153483_n.jpg&size=600%2C450 _____________________________ Informazioni Scientifiche Vedi qui: <> - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Vedi anche l'album in preparazione, I Diari di Michelle Rokke: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.134189573377138.23214.100003582882582&type=3 _____________________________ The campaign Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC) was set up at the end of 1999 by a group of activists who had successfully closed down lab animal breeders, Consort kennels and Hillgrove cat farm. Both of these campaigns ended with the businesses closing down and hundreds of animals being safely rehomed instead of tortured in laboratories. In 1996 SHAC started a campaign against Consort kennels near Hereford. Over eight hundred beagles were kept at the kennels waiting to be sold to labs like Huntingdon Life Sciences (HLS). http://www.shac.net/SHAC/shac_intro.html ___________________________________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf _____________________________ Scientific Information: http://www.hansruesch.net/indexe.html :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mi piace · · Condividi Sandrino Mya ha condiviso la foto di Sandrino Mya. 8 ore fa Tratto da: I Diari di Michelle Rokke (XII Parte) Questi Diari parlano da soli, non c’è bisogno di commento. Ma un’importante riflessione va fatta: non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni p...Visualizza altro Foto: Tratto da: I Diari di Michelle Rokke (XII Parte) Questi Diari parlano da soli, non c’è bisogno di commento. Ma un’importante riflessione va fatta: non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni parte del mondo, sono gli stessi. Si fanno gli stessi test, ci sono lo stesso tipo di persone che ci lavorano. Non è verosimile che solo in HLS accada questo mentre in tutti gli altri laboratori del mondo, Italia compresa, i vivisettori siano persone ammodo che mai farebbero del male a un animale e che “ospitano” nelle condizioni più confortevoli animali di ogni specie, come loro vorrebbero farci credere. Non sta in piedi, non è possibile. - Informazioni Utili sull'Argomento - Vedi qui: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=347307938731966&set=a.332773730185387.1073741838.100003582882582&type=1&relevant_count=1 Gli esperimenti che si fanno sono gli stessi dappertutto, e le regole, la prassi, il tipo di gabbie, sono sempre uguali, in ogni posto del mondo. _____________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 8/3/1997 Sabato HLS Ho somministrato le dosi dell’esperimento 97-3335, quello sul RiXXX, con Irene. Tutti i cani ricevono una serie di pillole; l’esperimento è sulla “dose in capsule” per cui le capsule vengono spinte a mano giù per la gola ai cuccioli; quando la porta della gabbia si apre, parecchi cercano di nascondere la testa sotto i ripiani delle ciotole per il cibo, e fanno resistenza quando li si trascina fuori per somministrargli la dose. Un paio sono così terrorizzati che restano acquattati nell’angolo posteriore della gabbia. Uno dei cani del gruppo 7, il numero 7736F, ha sempre reazioni pessime ai medicinali: comincia a sbavare, al punto che sul pavimento davanti alla sua gabbia c’è una grande pozza di saliva (è molto scivolosa, densa e attaccaticcia – è sicuramente saliva, non acqua); anche le sue orecchie sono zuppe di saliva, che le cola giù dalla faccia: l’ho notato quando ho pulito la stanza una o due ore dopo la somministrazione delle dosi. L’ho detto a Cesair, a Dilip e ad altri due tecnici quando eravamo insieme nella stanza dei tecnici e gli ho chiesto perché non venivano a vederla; Dilip ha chiesto se si trattava di una femmina del gruppo 7 e ha detto che lo fa sempre e di non preoccuparmi. Quando ho pulito ho visto che sul fondo delle gabbie di tre cani su quattro c’erano delle pillole; materiale da esperimento che non era stato somministrato ai cani in maniera corretta; le dosi a quel gruppo le ha date Irene. Non ho pulito l’altra stanza di questo esperimento per cui non so se se c’erano pillole non somministrate anche in quelle gabbie. È molto comune trovare capsule e pillole sul fondo delle gabbie in uno studio su pillole. I tecnici non ci stanno attenti, e i cani imparano presto a rigurgitare le pillole non appena li vedono allontanarsi. Il metodo della “dose in capsule” è una metodologia intrinsecamente fallace che produce per forza dati inattendibili. Ho somministrato le dosi insieme a Irene nell’esperimento 96-3323, quello della ZoXXX ad alimentazione forzata. Il materiale sperimentale è fentolamina mesilato; Irene mi ha detto di cercare di somministrare le dosi ai cani di controllo del gruppo 1 mentre lei li teneva fermi. Ha detto che ricevono solo acqua distillata, così che se le necroscopie rivelano, ad esempio, un problema alla gola si può distinguere se la causa è la procedura di alimentazione forzata (in quel caso lo presenteranno tutti i cani, compresi quelli del gruppo di controllo) o il materiale sperimentale (in quel caso i cani del gruppo di controllo non lo avranno). Kathy, Justin, Lynn e Kevin mi hanno insegnato a comunicare alla persona che somministra le dosi con un cenno del capo o un suono (se è possibile farsi sentire al di sopra dei latrati nella stanza) se sento che il tubo scende per l’esofago del cane; se non sento il tubo passarmi tra le dita che tengo sulla gola del cane il tubo può essere stato inserito nella trachea e la persona incaricata della dose dovrebbe reinserirlo. Irene invece mi ha detto che se non dice niente va tutto bene e devo cominciare a spingere il liquido dentro il cane; questa è un’idiozia: se non dice niente e io comincio subito a spingere può essere troppo tardi una volta che la somministrazione è cominciata; mi hanno detto che basta pochissimo liquido nei polmoni a causare la morte. Il tubo per l’alimentazione forzata deve attraversare due o tre sfinteri nella gola e nell’esofago per raggiungere lo stomaco. Irene mi ha detto che i cani devono deglutire per permettere il passaggio del tubo. È stato orrendo somministrare le dosi e dover spingere e spingere finché il tubo non passava nella gola del cane. Alcuni dei cani sono così grandi che gli vengono pompati nello stomaco più di 75ml di liquido; Irene ha somministrato le dosi ai gruppi 2, 3 e 4 mentre io li tenevo fermi. Ha dovuto spingere ripetutamente il tubo nella gola dei cani finché finalmente è sceso. Per ciascuno dei quattro gruppi di somministrazione ci sono un tubo e una siringa; in ciascuno dei gruppi ci sono quattro cani e per ognuno viene usato lo stesso tubo; Irene ha inumidito il tubo per il primo cane di ogni gruppo dicendo che le faceva pena il primo cane del gruppo a cui veniva spinto dentro un tubo asciutto; ha detto che tutti gli altri hanno il beneficio della saliva degli altri cani che aiutava a lubrificarlo. È l’unica persona a cui ho visto fare questo durante gli esperimenti con alimentazione forzata. Il cane numero 3216 ha evacuato subito dopo la somministrazione; ha sbavato e aveva la schiuma alla bocca. Ha avuto dei conati e alla fine ha vomitato un liquido trasparente e schiumoso; si è sdraiato in fondo alla gabbia ed è rimasto così a lungo. Mentre preparava la dose successiva, Irene era preoccupata che potesse essergli finito del liquido nei polmoni e poi ha detto che se fosse successo avrebbe già perso conoscenza. Il cane numero 3220 è molto magro; subito dopo la dose gli è uscito dal retto uno spruzzo incontrollabile di diarrea gialla acquosa; aveva la schiuma alla bocca e sbavava; ha avuto dei conati e alla fine ha vomitato un liquido trasparente schiumoso come quello del numero 3216. Per i successivi quindici minuti ha continuato ad evacuare feci liquide; Irene mi ha fatto osservare che a un certo punto sembrava che avesse un prolasso – il retto gli stava venendo fuori dall’ano; Irene ha detto che sembra un levriero e deve avere un metabolismo rapido – il materiale sperimentale deve colpirlo più rapidamente di quanto non accada agli altri. Quando siamo usciti sia il 3216 che il 3220 erano sdraiati in fondo alle gabbie. Abbiamo avuto grandi difficoltà a somministrare la dose al numero 4219; quando il tubo gli è entrato in bocca si è dibattuto con violenza; ha urlato e pianto e ha persino tentato di morderci; abbiamo provato a tenerlo sollevato in aria, per terra e nella gabbia ma non ci ha permesso di spingergli il tubo giù per la gola. Alla fine, Irene ha chiesto a Yimmer di venire ad aiutarci; abbiamo portato il cane in un’altra stanza dall’altra parte del corridoio. Yimmer sapeva già qual era il cane che ci stava dando problemi; ci ha detto che il giorno prima c’erano volute dieci persone per somministrare la dose a quel cane: tutti avevano dovuto aiutare a tenerlo fermo in modo che la persona che somministrava la dose riuscisse a infilare il tubo. All’inizio Yimmer ha provato a tenere fermo il cane da solo mentre Irene cercava di inserire il tubo; il cane continuava a urlare e dibattersi. Poi ho cercato di aiutare a tenerlo mentre Irene si sforzava di avvicinare il tubo alla bocca del cane; alla fine, dopo diversi tentativi, Irene e io abbiamo tenuto fermo il cane mentre Yimmer gli infilava a forza il tubo in gola. Rachel mi ha detto che il numero 4219 ha cominciato a ribellarsi solo da poco; prima era buonissimo. Ha detto “qualcuno deve avergli fatto qualcosa perché adesso non lo sopporta proprio”; non posso fare a meno di credere che abbia ragione dopo tutte le volte in cui sono stata testimone di comportamenti violenti e casi di incompetenza tecnica qui alla Huntingdon. Mi sento così in pena per quel cane; è così dolce e tenero fino a che non gli si avvicina il tubo, e allora semplicemente dà fuori di matto. Penso che potrebbe avere delle ferite alla gola e che non dovrebbe ricevere dosi finché non guariscono. Irene ha detto a Yimmer “quando sei tu a somministrargli la dose sa che fai sul serio Gli uomini sono più bravi perché i cani sanno che con voi non possono fare scherzi.” Nelle due ore successive alla somministrazione sono andata diverse volte a controllare i cani. Tutti e due i cani sono restati quasi tutto il tempo sul fondo delle gabbie, e non hanno neppure reagito quando sono entrata; una volta, il numero 3220 era seduto vicino alla porta della gabbia e sbavava copiosamente; aveva l’aria malata e infelice. L’ho detto a Irene e mi ha risposto che il materiale sperimentale deve avergli fatto più effetto che agli altri. Rachel mi ha detto “Ogni tanto un cane lì dentro si sente male dopo qualche giorno di somministrazioni e poi sta bene di nuovo; magari non si sente bene già di suo, prima che cominci l’esperimento.” Alla fine della giornata tutti e due i cani sembravano stare meglio e l’ho riferito a Irene dicendole di non preoccuparsi; le ho chiesto se era stata a vederli e mi ha risposto “no, non dopo che gli abbiamo dato le dosi.” Ho tenuto fermi i primati per la somministrazione delle dosi nel 3314. Molti dei primati porgono il braccio con riluttanza se gliene si dà l’occasione; alcuni fanno balzi selvaggi in giro per la gabbia e menano colpi alla cieca spinti dalla rabbia e dal terrore fino a che la mano con cui stanno colpendo non viene afferrata. Parecchi di loro sanguinano ancora dalla bocca dopo essere stati catturati; due di quelli che ho tenuto fermi avevano ancora ferite sulle mani a causa delle catture precedenti. Sono entrata nella colonia dei roditori di riserva e ho visto che la ratta sulla cui gabbia c’è il biglietto scritto a mano con “per favore datemi da bere” è ancora viva. Quando mi ha visto è immediatamente venuta in avanti nella gabbia; non so perché nessuno abbia detto a Terry, la veterinaria, di farle l’eutanasia o di tagliarle i denti: come ha potuto non notarla durante le visite di routine? Non sono sicuro di quanto spesso i roditori di riserva vengano esaminati da un veterinario (ammesso che questo accada mai), ma è evidente che non succede abbastanza spesso. Stavo pulendo la colonia dei primati di riserva nella stanza 920 quando ho sentito un cane urlare selvaggiamente: Dilip, George e Yimmer stavano somministrando le dosi nell’esperimento 3337, quello sulla lidocaina; l’urlo veniva da lì. Durante lo studio pilota i cani venivano collocati in apparecchi di contenzione per somministrare loro le dosi per via endovenosa, e avevano reazioni violente simili alle urla che ho sentito oggi. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 9/3/1997 domenica HLS Ho guardato Rachel, Stephanie e Lisa somministrare le dosi per endovena ai cani del gruppo 8 nella 3337. Nel gruppo 8 ci sono otto cani; vengono portati tre alla volta, e poi gli ultimi due, in una stanza vuota e legati in apparecchi di trazione dove restano sospesi. Tutte e quattro le zampe vengono legate strette a un’impalcatura; un ago viene inserito in una zampa e la dose viene somministrata con una pompa per dieci minuti; i cani urlano, sbavano, mordono l’impalcatura e alla fine perdono conoscenza – completamente. Ho somministrato le dosi con Lynn nell’esperimento 97-3335, quello sul RiXXX; dopo, quando ho pulito, ho trovato pillole sul fondo di due delle gabbie di una stanza; non ho pulito l’altra stanza dello studio quindi non so se in quelle gabbie c’erano pillole non inghiottite. Nell’esperimento 3323 Lynn ha somministrato le dosi mentre io tenevo gli animali. Kevin è venuto ad aiutarci a somministrare la dose al numero 4219; Lynn glielo aveva chiesto in anticipo perché sapeva che avremmo avuto problemi a infilargli il tubo in gola; mi ha detto che venerdì è passata accanto a questa stanza e tutti i tecnici dell’HLS erano dentro che cercavano di dargli la dose; come Rachel anche lei mi ha detto “qualcuno deve avergli fatto qualcosa perché dargli le dosi ora è impossibile mentre gli altri cani della stanza se le tengono senza dire niente”. Kevin ha cercato di tenerlo fermo mentre Lynn gli dava la dose; il cane si dibatteva, urlava e piangeva. Dopo una lotta lunga e violenta ci siamo scambiati i posti: Lynn e io abbiamo cercato di tenerlo mentre Kevin gli dava al dose; il cane ha continuato a dibattersi e alla fine Kevin si è arrabbiato e l’ha preso per la faccia e gli ha girato la testa all’indietro; ho videoregistrato tutto ed è evidente che Kevin ha perso il controllo ed è stato molto più violento del necessario solo per farla pagare al cane terrorizzato. Quando abbiamo dato la dose al numero 3216 il cane ha immediatamente evacuato e ha cominciato ad avere conati; ho detto a Lynn che ieri era successa la stessa cosa. Circa venti minuti dopo passando di lì ho visto Kevin che portava il cane su un carrello. Ha detto sorridendo che avrebbe dovuto sacrificare il cane perché aveva del materiale da esperimento nei polmoni; gli ho detto che quel cane si era sentito malissimo ieri e si era comportato esattamente come adesso, che aveva avuto conati e aveva vomitato un liquido trasparente e schiumoso e aveva evacuato subito dopo la dose, e gli ho chiesto come mai non fosse già morto se quelle erano conseguenze del liquido nei polmoni; Kevin mi ha detto che il problema non è solo il liquido nei polmoni, è anche quando gli animali inalano il materiale da esperimento. Ha detto che forse quando ha vomitato ha aspirato parte del materiale nei polmoni, e che l’inalazione è la via più rapida di esposizione alle sostanze; ha detto “quando arriva dai polmoni ti colpisce nella maniera più diretta”. Ha auscultato il petto del cane con uno stetoscopio e si è lamentato del fatto che non funzionava neanche, che non riusciva a sentire niente; ne ha trovato un altro e ha detto che non pensava che nei polmoni ci fosse del materiale da esperimento, che non sentiva né rumori secchi né rumori umidi a bolle. La diagnosi ha preso circa mezz’ora e vi assicuro che avevo i sudori freddi; ho rivisto il video e sono sicura che il tubo era stato infilato bene e non era finito nei polmoni, ma mi sento ancora male per aver fatto queste cose orrende a quel povero cane e a tanti altri. Più tardi sono andata a controllare i cani e il 3216 si comportava in maniera del tutto normale, saltava nella gabbia e abbaiava per farsi notare; il numero 3220 oggi non si è sentito male. Ho notato che il tubo per l’alimentazione forzata viene sempre estratto rapidamente alla fine di una somministrazione. Il materiale da esperimento, che è un liquido trasparente, vola dappertutto, i cani scuotono la testa con violenza e si leccano freneticamente le labbra come se la sostanza avesse un sapore disgustoso; se quello che Kevin dice è vero, una parte del materiale potrebbe facilmente venire inalata nei polmoni quando il tubo viene rapidamente sfilato dalla gola dei cani. Lynn non ha umidificato nessuno dei tubi prima di somministrare le dosi. Ho preso e tenuto fermi i primati per la somministrazione delle dosi nel 3314; non vedo l’ora che questo esperimento sia finito; le scimmie non sopportano di lasciarsi infilare il tubo nel naso; alcune di loro hanno imparato a usare la lingua per farlo di nuovo uscire dalla bocca quando viene infilato. Negli esperimenti sui primati ogni gruppo ha i suoi tubi e ci sono abbastanza tubi perché ogni scimmia ne abbia uno per sé; tuttavia dopo la somministrazione i tubi vengono solo sciacquati e poi usati di nuovo il giorno dopo. ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 11/3/1997 Martedì HLS Ho aiutato Kevin, Dilip, e Yimmer a fare gli elettrocardiogrammi nella 3314. Secondo il protocollo dovrebbero essere effettuati quattro ore dopo la somministrazione della dose; il tempo a disposizione per ciascun elettrocardiogramma è di soli cinque minuti. Questo ha reso isterico Kevin, che continuava a urlare “Dovremmo essere in grado di fare un elettrocardiogramma in tre minuti! Sbrigatevi! Più veloci!! Più veloci!!”. Continuava a dire a Dilip di afferrarli più velocemente. Continuava a urlare di legarli più velocemente e di applicargli i morsetti più velocemente. Era così isterico e urlava così forte che i primati erano completamente terrorizzati e facevano più resistenza del solito. Mentre Kevin ne teneva fermo uno al tavolo dell’elettrocardiografo si è chinato su di lui, proprio sulla faccia, e gli ha urlato qualcosa del genere che lo avrebbe morso in faccia se non la smetteva e lo ha preso a parolacce (per le parole esatte si può verificare sul video). Dopo che Kevin ha finito di minacciare la scimmia terrorizzata, Dilip ha fatto osservare che i testicoli le si erano retratti nella zona addominale. Non erano più visibili se non come un lieve rilievo attraverso la parete addominale. Dopo che avevamo effettuato gli elettrocardiogrammi su diverse scimmie Kevin urlava sempre di più e con sempre più cattiveria, e alla fine gli ho chiesto per favore di calmarsi. Gli ho detto che mi stava rendendo nervosa e agitata. Prima avevo parlato della necessità di un’atmosfera calma per poter ottenere risultati accurati dall’esame ma la mia richiesta era riuscita solo a rendere Kevin più violento con le scimmie e a farlo urlare più forte. Ho dovuto sottolineare diverse volte quanto il suo modo di fare mi stesse rendendo nervosa e alla fine gli ho detto che più urlava e più si comportava in maniera arrogante più sarei stata lenta perché mi stava veramente stressando e non ce la facevo più. Dopo che l’avevo “minacciato” di rallentare alla fine ha smesso di urlarci che dovevamo fare in fretta. Eravamo in ritardo solo di pochi minuti con gli elettrocardiogrammi, esattamente come le altre volte in cui ho aiutato a farli, e non c’era alcun motivo per cui dovessimo affrettarci tanto e spaventare le scimmie più di quanto non fossero già spaventate. Per tutto il resto degli elettrocardiogrammi e il giorno dopo e poi quasi ogni giorno in cui l’ho visto in seguito Kevin ha fatto commenti sui miei livelli di stress, e si è rivolto a me parlando esageratamente piano e muovendosi al rallentatore. Questo comportamento è simile a quello di Brian, che continua a non lasciarmi in pace a proposito di alcune osservazioni che ho scritto nei registri degli esperimenti e ad altre che gli altri tecnici più scrupolosi hanno annotato nei registri delle osservazioni. Uno dei lucchetti era bloccato e nessuno riusciva ad aprirlo. Dilip ha preso un martello e Kevin ha colpito il lucchetto circa nove volte prima che finalmente si rompesse e fosse possibile aprire la gabbia. Il rumore del martello sul metallo pieno del lucchetto e sulla gabbia di acciaio nella stanza di cemento era assolutamente assordante. Il primate nella gabbia era completamente fuori di testa. Dilip ha avuto molte difficoltà ad acchiappare il primate terrorizzato dopo che la sua gabbia era stata aperta a martellate. Non riesco a credere che Kevin, Dilip e Yimmer abbiano potuto pensare che quella fosse una buona soluzione al problema [NdT del lucchetto bloccato] subito prima di un elettrocardiogramma, o anche in altri casi, se è per questo. Nella guardiola ci sono dei tagliaferro che Kevin ha usato per tagliare un lucchetto bloccato sul mio armadietto un fine settimana. Una delle scimmie di riserva era proprio dietro di me mentre facevo i controlli della pressione. Continuava a sporgere la mano e ad afferrare la mia tuta di Tyvek, attirandomi a sé. Yimmer stava dando ai primati la loro mezza mela dopo l’elettrocardiogramma, come previsto dalle procedure sperimentali standard (anche se non ne dava a tutti una metà, alcuni ne ricevevano solo un quarto, soprattutto se avevano causato problemi e si erano dibattuti mentre erano sulla tavola). Le stava distribuendo mentre facevamo il giro e Dilip continuava a chiedergli per favore di darne un pezzo alla scimmia dietro di me. Finalmente alla fine del giro ha dato un pezzo di mela al primate. Quando siamo arrivati alle scimmie del gruppo 4, Kevin ha cambiato posto con Dilip e ha cominciato ad acchiappare le scimmie mentre Dilip le teneva ferme. Ha detto che dovevamo “metterci in regola” con l’orario e non ha lasciato alle scimmie alcuna possibilità di resistere quando ha cominciato ad acchiapparle: spingeva in avanti il doppio fondo della gabbia rapidamente e con grande violenza; i primati rimanevano incastrati nello spazio ristretto in qualunque posizione si trovassero. Questo è assolutamente contrario alle raccomandazioni di Eleanor di procedere lentamente e parlargli con dolcezza. Com’è normale durante gli elettrocardiogrammi e i controlli della pressione ai primati, sono state usate due macchine per misurare la pressione, con un manicotto su ciascuna gamba. I primati orinano e defecano spesso quando vengono portati alla tavola degli elettrocardiogrammi e stasera, con il trattamento brusco che hanno ricevuto e la tensione che c’era nella stanza, hanno perso quasi tutti il controllo della vescica e degli sfinteri. Quando Kevin tiene giù le scimmie gli mette sempre il pollice sulla gola, e se si ribellano gli blocca l’afflusso dell’aria ai polmoni. :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: 12 /3/1997 Mercoledì HLS Negli esperimenti sui ratti col MaXXX che sta facendo Irene tre dei ratti sono morti oggi durante il periodo di recupero. Sono andata con Yao nella zona necroscopie per mettere la busta coi ratti morti nel frigo. Quando ha aperto la porta c’era un ratto morto appoggiato su un asciugamano di carta nel frigo senza busta. Sotto il corpo senza vita c’era la sua scheda. So di aver visto una perizia di un organismo di controllo in cui si parla specificamente di quanto sia grave mettere nel frigo animali morti senza metterli prima nelle buste con le etichette. L’equipe di chirurgia cardiovascolare ha operato cinque cagnolini oggi per l’esperimento sul MaXXX 3623; gli sono stati impiantate delle ago-cannule femorali. Gli interventi sono stati effettuati da Irene, Brian e Yao. Gene e io abbiamo preparato i cani per l’operazione, anestetizzandoli, radendoli e disinfettandoli. Gene ha usato la sua solita tecnica per inserire l’ago-cannula nelle gambe dei cani – ha usato un grosso ago per tagliare la pelle prima di inserire l’ago-cannula in vena. Toglie sempre l’ago-cannula non appena è cessata la somministrazione del propofil invece di seguire la procedura operatoria standard (e la normale pratica chirurgica) che prevede che sia fissata con un pezzo di nastro. Nel corso per tecnico di laboratorio che ho frequentato ho imparato che l’ago-cannula pre-anestetico va sempre lasciato inserita fino a quando l’animale si è completamente ripreso dall’anestesia per l’eventualità che qualcosa vada storto e sia necessario somministrare rapidamente un altro farmaco. Gene non è stato in grado di trovare la vena in uno dei cani (dopo avergli praticato un taglio nella zampa) e dopo tre tentativi con l’ago-cannula ha deciso di somministrargli dell’isofluorano attraverso la maschera invece di provare sull’altra zampa o di chiedere a qualcun altro di farlo. Il cane si è dibattuto e ha fatto resistenza all’applicazione della maschera. Sia Brian che Rodney dopo mi hanno chiesto per quale motivo Gene avesse anestetizzato il cane con la maschera. Quando gli ho detto che non era stato in grado di trovare la vena tutti e due mi hanno chiesto se aveva provato sull’altra zampa; quando gli ho detto di no tutti e due hanno scosso la testa e hanno detto che continuavano a non capire perché lo avesse fatto. La cosa ha dato fastidio soprattutto a Brian perché l’esperimento è suo e Gene ha infranto il protocollo. Yao e io abbiamo cercato di trovare le vena in un altro cucciolo (che ha finito per essere il numero 2750 dell’esperimento) e non ci siamo riusciti. Dopo il primo tentativo il cane ha cominciato a piangere e a dibattersi. Yao era al terzo tentativo quando è entrato Rodney e gli ha detto che gli era stato detto [da Gene?] di provarci lui. Yao ha continuato a provare e Rodney ha dovuto alzare la voce e dirgli di nuovo “No, ci provo io.” Ormai, dopo essere stata punta e trafitta diverse volte, la cagnetta era così terrorizzata che Yao e io abbiamo dovuto tenerla ferma in due, e anche mentre la trattenevamo si agitava tutta cercando di scappare e urlava. Dopo qualche tentativo fallito Rodney si è arreso ed è stato convocato Al. Yao e Rodney tenevano giù il cane contro il tavolo e Al mi ha fatto tenere le zampe anteriori del cane che pendevano dal bordo del tavolo. Alla fine Al è riuscito a inserire l’ago-cannula e Rodney l’ha intubata. Ha detto che non aveva neppure avuto bisogno del laringoscopio tanto la trachea era ampia e visibile. Più tardi Brian è arrivato nella stanza delle preparazioni pre-operatorie e mi ha chiesto chi avesse intubato quel cane; gliel’ho detto e gli ho chiesto perché; mi ha risposto che il tubo era pieno di sangue e che la cosa non gli faceva molto piacere. Quando ho visto il tubo non riuscivo a credere quanto sangue rosso vivo ne avesse riempito gli ultimi sette-otto centimetri. (foto e tubo). Mi sono sentita in pena per lei pensando a quando si sarebbe svegliata nella stanza fredda più tardi, con le incisioni nella schiena e all’interno delle cosce, abrasioni e tagli sulle zampe anteriori per le innumerevoli punture delle agocannule e la gola ferita perché l’avevano intubata male, collegata a una scatola estranea da un tubo metallico che faceva un forte rumore che era avvolto attorno al suo corpo, infilata in una camicia di forza che le impediva i movimenti costringendola in una posizione scomoda e con un grande collare di gomma attorno al collo. Il dolore che questi animali devono sopportare è inconcepibile. Chissà cosa pensano quando un momento prima sono relativamente in buona salute e tutti interi e un’ora dopo si svegliano immersi in un incomprensibile mondo di dolore. Nei resoconti di una tavola rotonda su “Applicazioni analgesiche ed anestetiche del butorfanolo nella pratica veterinaria” gli esperti trattano questo punto: “un animale che prima di subire un intervento chirurgico non percepiva sofferenza sarà stupefatto di provarne dopo l’intervento, ma l’animale che stava già soffrendo prima dell’intervento (ad esempio la vittima di un incidente) ha avuto qualche possibilità di adattarsi in qualche modo al dolore. Dare sollievo al dolore è in genere più facile nella seconda situazione. ” Nei resoconti si parla anche del fatto che, a differenza degli esseri umani, che possono essere preparati ad affrontare il dolore postoperatorio, gli animali non possono farsene un’idea. Agli animali a cui vengono impiantate ago-cannule femorali nella sede di East Millstone della Huntingdon Life Science non vengono somministrati analgesici postoperatori anche se lo stato di sofferenza in cui si trovano risulta palese da evidenti segni come i brividi, i lamenti, il respiro anormale, la salivazione eccessiva (anche se viene loro regolarmente somministrata atropina), le posizioni innaturali, il tenere la coda tra le gambe e il comportamento letargico. Quando ho fatto domande su uno qualsiasi di questi segni i tecnici (Al, Gene, Brian, Irene, Yao, e Rodney) li hanno attribuiti alla “fase di recupero” e quando ho parlato di analgesici hanno scrollato le spalle dicendo che gli animali non ne avevano bisogno. Rodney è stato stupito quando ha scoperto che non venivano somministrati analgesici, come lo è stata Lisa quando è entrata a far parte dell’equipe delle procedure cardiochirurgie. Ha chiesto spiegazioni sulla salivazione del cane e le ho detto che di solito l’atropina la eliminava; lei mi ha chiesto per quale motivo fosse necessario eliminarla, visto che quando le è capitato di subire interventi chirurgici si è sempre svegliata con la bocca e la gola terribilmente secche e pensava che sarebbe stato bene non essere completamente disseccati. Le ho riferito che mi era stato detto che non farli sbavare troppo in giro fa un’impressione migliore. Stasera ho di nuovo aiutato a fare gli elettrocardiogrammi nel 3314, stanza 958. Cesair li teneva, Dilip li acchiappava e Lynn faceva funzionare la macchina degli elettrocardiogrammi mentre io misuravo la pressione. Come al solito, sono state usati due apparecchi per misurare la pressione, uno per ciascuna gamba. Cesair stava cercando di afferrare un primate che Dilip stava tenendo vicino alla porta; il primate si ribellava e ha cercato di aggredire Cesair che a quel punto lo ha preso a schiaffi dicendo “è una scimmia cattiva, ha bisogno di essere sculacciata”. Ho aiutato Dilip, Kevin e Yimmer a fare i prelievi ai maiali. Kevin li afferrava per una gamba e li tirava fuori dalla gabbia sollevandoli in aria. Invece di portarli di peso qualche volta li tiene per le gambe posteriori costringendoli a camminare solo su quelle anteriori. Qualche volta li trascina sul pavimento a faccia in giù. I sei maiali hanno tutti urlato forte quando sono stati messi supini nella vasca dei prelievi e punti con l’ago. Hanno subito prelievi farmacocinetici e sono stati sottoposti a questo trattamento diverse volte nelle ultime trentasei ore (video). Rodney e io siamo rimasti tutta la notte in laboratorio per aiutare nei prelievi ai ratti per lo studio 2489. I prelievi si effettuano per via intraorbitale: una pipetta di vetro viene inserita con un movimento di torsione in profondità nell’orbita oculare fino a che non si trova una vena; poi il ratto viene tenuto a testa in giù mentre il sangue viene giù goccia a goccia dalla pipetta che gli esce dall’occhio. I ratti hanno subito prelievi continui per tutta la notte per i dosaggi della piruvato chinasi. A una scimmia dello studio 93-3093 sanguina il naso perché la stanza dov’è imprigionata è troppo secca. (foto) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Tratto da: I Diari di Michelle Rokke Vedi qui: http://www.agireoraedizioni.org/materiali/rokke_diario.pdf ______________________________ - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - HLS: la verità dietro il cosiddetto “campo di concentramento” degli animali in Gran Bretagna. Vedi qui: http://www.hansruesch.net/articoli/HLS.htm - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Questo è un video girato dentro H.L.S. Vedi qui: http://www.youtube.com/watch?v=YEJ0ZgFrtXE :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Crimini Nascosti Documentario sulla Vivisezione. Hidden Crimes (Documentary on Vivisection) Vedi qui: (See Here): https://www.facebook.com/photo.php?fbid=262878080518855&set=a.262876663852330.1073741830.262679123872084&type=3&src=https%3A%2F%2Ffbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net%2Fhphotos-ak-frc3%2F968866_262878080518855_278153483_n.jpg&size=600%2C450 _____________________________ Informazioni Scientifiche Vedi qui: <> - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Vedi anche l'album in preparazione, I Diari di Michelle Rokke: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.134189573377138.23214.100003582882582&type=3 _____________________________ The campaign Stop Huntingdon Animal Cruelty (SHAC) was set up at the end of 1999 by a group of activists who had successfully closed down lab animal breeders, Consort kennels and Hillgrove cat farm. Both of these campaigns ended with the businesses closing down and hundreds of animals being safely rehomed instead of tortured in laboratories. In 1996 SHAC started a campaign against Consort kennels near Hereford. Over eight hundred beagles were kept at the kennels waiting to be sold to labs like Huntingdon Life Sciences (HLS). http://www.shac.net/SHAC/shac_intro.html ___________________________________________________ "Michelle Rokke Diary" See: http://www.shac.net/HLS/exposed/michelle_mokke_diary.pdf _____________________________ Scientific Information: http://www.hansruesch.net/indexe.html :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::: Mi piace · · Condividi Sandrino Mya 9 ore fa Visoni Liberi (N. Animale) (3 foto) Foto: In Italia vi sono una ventina di allevamenti di visoni e un allevamento di cincillà. Queste aziende, sconosciute ai più e nascoste nelle campagne, rinchiudono in totale circa duecentomila animali. La produzione annuale è stimata intorno a 170mila pelli di visone. GLI ALLEVAMENTI IN ITALIA - http://www.visoniliberi.org/gli-allevamenti-in-italia/ _______________________________ In Europa ci sono circa 6.000 allevamenti di animali da pelliccia. Viene qui prodotto il 63% delle pelli di visone e il 70% delle pelli di volpe commercializzate in tutto il mondo. GLI ALLEVAMENTI IN EUROPA - http://www.visoniliberi.org/gli-allevamenti-in-europa/ _______________________________ VISONI LIBERI Per l'abolizione degli allevamenti degli animali da pelliccia - www.visoniliberi.org ____________________________ Foto: - MORIRE PER UNA PELLICCIA - "UNA VITA IN GABBIA – IL VERO PREZZO DI UNA PELLICCIA" La vita dei visoni negli allevamenti si svolge completamente in una gabbia di pochi centimetri quadrati, fatta di rete metallica e sospesa dal terreno. I VISONI IN NATURA - Vivono nelle foreste vicino a fiumi, ruscelli, laghi, stagni. Sono infatti animali semiacquatici e sono eccellenti nuotatori. I VISONI IN GABBIA - vengono allevati in file di gabbie di metallo poste sotto delle tipiche tettoie aperte ai lati cosicché la pelliccia sia protetta dal sole che tende ad arrossarla ma rimanga esposta al vento così da renderla folta. Le gabbie sono larghe 36 cm, profonde 70 cm e alte 45 cm. PRIGIONIA E STRESS Le condizioni di prigionia e tutte le privazioni che ne derivano portano i visoni, come tutti gli altri animali, ad una forma di stress psicologico che si evidenzia con movimenti stereotipati. Il loro girare in continuazione, andare avanti e indietro, ripetere sempre lo stesso movimento, è una forma di sofferenza psichica grave. FERITE E AUTOMUTILAZIONI Le ferite sono escoriazioni, abrasioni, liquidi purulenti, feci che entrano nella carne, sono occhi strappati, orecchie tagliate, nasi sanguinanti. Le ferite di una mamma visone sono morsi sulle mammelle, già gonfie e infettate a causa del contatto con sporco e feci, sono vagine squarciate e purulente. SOLUZIONE FINALE Infine, nei mesi di novembre e dicembre, si consuma l’uccisione, i cui metodi sono pensati specificamente per non rovinare il pelo: - camera a gas - dispositivi meccanici che perforano il cervello - rottura delle ossa cervicali - iniezione letale I cadaveri vengono scuoiati il giorno seguente l’uccisione, con un coltello. Vedi qui: - http://www.visoniliberi.org/il-prezzo-di-una-pelliccia/ Occorrono dagli 11 ai 14 animali per produrre 1 Kg di pelliccia e fino a 80 esemplari per un singolo capo intero. _____________________________ Visoni Liberi Per l'abolizione degli allevamenti di animali da pelliccia - www.visoniliberi.org - Foto: Ciò che chiediamo è il divieto totale e incondizionato alla detenzione, all’uccisione e all’allevamento di animali da pelliccia. Firma la petizione per inviarla al Ministero della Salute e a quello delle Politiche Agricole. Vedi qui: http://www.visoniliberi.org/petizione/ Aiutaci a raccogliere le firme con la petizione cartacea: - http://www.visoniliberi.org/wp-content/uploads/2013/04/petizione-VisoniLiberi.pdf ____________________________ Visoni Liberi Per l'abolizione degli allevamenti di animali da pelliccia - http://www.visoniliberi.org/ _____________________________ 3Mi piace · · Condividi A 8 persone piace questo elemento. Sandrino Mya ha condiviso la foto di Hans Ruesch per l'abolizione della vivisezione. Ora. 9 ore fa CONDIVIDETE FATE GIRARE!!!! SCIENZA O FOLLIA? http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475218339222684&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'APPARECCHIATURA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475831035828081&set=a.470063883071463.10737418...Visualizza altro Foto: SCIENZA O FOLLIA? http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475218339222684&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'APPARECCHIATURA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475831035828081&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src COM'È POSSIBILE? http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475237012554150&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'UOMO E L'ANIMALE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475834802494371&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src LA RICERCA SPERIMENTALE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=475836889160829&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src UNA FONTE TUTTA D'ORO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476143212463530&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&permPage=1 OPERAZIONE RIUSCITA, MORTO IL PAZIENTE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476145079130010&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'ALBERO DI CUCCAGNA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476404395770745&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src IL SADISMO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476430659101452&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src LE PROVE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476462412431610&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&permPage=1 L'ALBA DI UN NUOVO MONDO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477088569035661&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src VENTESIMO SECOLO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477106832367168&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src PER IL BENE DELL'UMANITÀ http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477138745697310&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src OGGI http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477143375696847&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src COME SI FABBRICA LO STRESS http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477151712362680&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src IL CAPRO ESPIATORIO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477155399028978&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src IL CERVELLO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477171265694058&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src SPERIMENTAZIONE INCRUENTA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477688812308970&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src LE ANIME MUTE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=477929148951603&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'INTELLIGENZA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=478039845607200&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'AFFETTIVITÀ http://www.facebook.com/photo.php?fbid=478071802270671&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src L'ODIO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=478169385594246&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src LA PIETÀ http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470961399648378&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&permPage=1 IL CALVARIO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470754423002409&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src IL MARTIRIO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470764559668062&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src ANESTESIA PER IL PUBBLICO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=470569889687529&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src MITO E REALTA' COME SI DIFENDONO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=480760462001805&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&permPage=1 LA STORIA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=472596772818174&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src I PROGRESSI http://www.facebook.com/photo.php?fbid=480767688667749&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src LA CHIRURGIA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=480775952000256&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src FORMAZIONE DEL CHIRURGO http://www.facebook.com/photo.php?fbid=473765116034673&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src VACCINI, CONFUSIONI ECC. http://www.facebook.com/photo.php?fbid=476503745760810&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src PROLUNGAMENTO DELLA VITA http://www.facebook.com/photo.php?fbid=480992095311975&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src IL NEOGALENISMO 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http://www.facebook.com/photo.php?fbid=485936798150838&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src SALONE RISPLENDENTE DI LUCI? http://www.facebook.com/photo.php?fbid=486106691467182&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src APPENDICE http://www.facebook.com/photo.php?fbid=486162598128258&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&permPage=1 __________________________ Principali pubblicazioni di Hans Ruesch sulla vivisezione: http://www.hansruesch.net/pubbli_ruesch.htm Imperatrice Nuda http://www.hansruesch.net/articoli/Imperatrice%20Nuda%20(1976).pdf Il pdf di Imperatrice Nuda è scaricabile anche da questo link : http://www.dmi.unipg.it/~mamone/sci-dem/nuocontri_1/ruesch_IN.pdf Fonte: http://www.hansruesch.net __________________________ Mi piace · · Condividi A Alicia Laruccia piace questo elemento. Sandrino Mya ha condiviso la foto di Freedom ALF. 9 ore fa DIFFONDETE L'INIZIATIVA EUROPEA CONTRO LA VIVISEZIONE: www.stopvivisection.eu Fonte: http://www.hansruesch.net/fr_ita/n.%201%20estate%2090.pdf Foto: DIFFONDETE L'INIZIATIVA EUROPEA CONTRO LA VIVISEZIONE: www.stopvivisection.eu Fonte: http://www.hansruesch.net/fr_ita/n.%201%20estate%2090.pdf 2Mi piace · · Condividi Selli Maria Bianca assassini ma di più chi ancora non blocca gli acquisti di prodotti sporchi di sangue circa un'ora fa · Mi piace Sandrino Mya ha condiviso la foto di Comitato Montichiari contro Green Hill. 9 ore fa Allucinante! Dopo l'articolo uscito su "Repubblica" che riportava un'intervista di Michela Kuan responsabile del settore vivisezione della LAV ecco un post di questa associazione che spiega cosa è successo secondo loro,per correttezza pubblichiamo il ...Visualizza altro Foto: Dopo l'articolo uscito su "Repubblica" che riportava un'intervista di Michela Kuan responsabile del settore vivisezione della LAV ecco un post di questa associazione che spiega cosa è successo secondo loro,per correttezza pubblichiamo il loro comunicato.Hanno messo anche una bellissima foto in bianco e nero,per noi dal 1977 ad oggi sono cambiati obiettivi e priorita' della LAV e non è piu' la stessa Lav di allora,nata per combattere la vivisezione pero' ci sembra davvero che in questo caso Repubblica abbia travisato la parole della Kuan e una rettifica di questo giornale sarebbe il minimo. “Non vogliamo eliminare la sperimentazione animale”. Queste sono state le assurde parole messe in bocca erroneamente alla nostra responsabile del settore vivisezione Michela Kuan, riportate su La Repubblica in un’intervista del 13 agosto. La LAV è contraria alla vivisezione, da sempre. Sembra strano doverlo ribadire, ma di fronte alla cattiva informazione risulta necessario. Intanto aspettiamo da giorni la rettifica del quotidiano. http://www.lav.it/index.php?id=1080 3Mi piace · · Condividi A 6 persone piace questo elemento. Tiziana Saunig lo fanno sempre! 9 ore fa · Mi piace · 1 Sandrino Mya ha condiviso la foto di Hans Ruesch per l'abolizione della vivisezione. Ora. 9 ore fa

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