venerdì 27 settembre 2013

L'animale predatore che uccide per fame è considerato mostro selvaggio

Animal SOS L'animale predatore che uccide per fame è considerato mostro selvaggio e belva feroce, anche se ha la sua giustificazione di essere stato strutturato in quel modo dalla natura. L'uomo non ha bisogno di uccidere, non è disegnato per uccidere, ed è pure dotato di abbondanti risorse e di appropriate conoscenze atte a sopravvivere al meglio. Per questo motivo, il suo ammazzare opzionale e sistematico per soddisfare i piaceri del suo stomaco pervertito o per semplice opportunismo, appare a maggior ragione come azione depravata e priva di giustificazioni etiche. La vera bestia violenta, il mostro orribile, non è il leone o la tigre, ma l'uomo. Se avete tuttora un minimo di coscienza e di sensibilità, vi chiediamo di riflettere sui fiumi di sangue convogliati ai canali di scolo (30 milioni di litri al giorno come minimo), vi invitiamo a considerare gli anni di prigionia di queste creature condannate a morte prima ancora di nascere, private poi in vita persino dell'inalienabile diritto naturale alla loro erba e au loro raggi di sole. Una sterminata folla di animali di tutte le specie ha drammaticamente cessato di vivere nella storia, al solo scopo di soddisfare il perfido piacere gastronomico dell' uomo e, nel contempo, i cimiteri del mondo sono pieni di gente che ha cessato di vivere malamente e in modo prematuro a causa di tali perversioni alimentari, compromettendo per giunta i propri valori karmici o la propria fedina spirituale. L'animale predatore che uccide per fame è considerato mostro selvaggio e belva feroce, anche se ha la sua giustificazione di essere stato strutturato in quel modo dalla natura. L'uomo non ha bisogno di uccidere, non è disegnato per uccidere, ed è pure dotato di abbondanti risorse e di appropriate conoscenze atte a sopravvivere al meglio. Per questo motivo, il suo ammazzare opzionale e sistematico per soddisfare i piaceri del suo stomaco pervertito o per semplice opportunismo, appare a maggior ragione come azione depravata e priva di giustificazioni etiche. La vera bestia violenta, il mostro orribile, non è il leone o la tigre, ma l'uomo. Se avete tuttora un minimo di coscienza e di sensibilità, vi chiediamo di riflettere sui fiumi di sangue convogliati ai canali di scolo (30 milioni di litri al giorno come minimo), vi invitiamo a considerare gli anni di prigionia di queste creature condannate a morte prima ancora di nascere, private poi in vita persino dell'inalienabile diritto naturale alla loro erba e au loro raggi di sole. Una sterminata folla di animali di tutte le specie ha drammaticamente cessato di vivere nella storia, al solo scopo di soddisfare il perfido piacere gastronomico dell' uomo e, nel contempo, i cimiteri del mondo sono pieni di gente che ha cessato di vivere malamente e in modo prematuro a causa di tali perversioni alimentari, compromettendo per giunta i propri valori karmici o la propria fedina spirituale.

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