venerdì 19 luglio 2013

Amici umani solo vigliacchi

Milano: storia di Billy, cane morto per inseguire l’umano che l’aveva dimenticato
La storia di Billy arriva da Facebook, ed è una storia straziante. Il cane, un meticcio di quindici anni, è morto investito per aver cercato inutilmente di inseguire il proprio proprietario, un ambulante, che lo aveva dimenticato ripartendo con il suo furgone.

Il cane era stato notato vagante, apparentemente perduto, al mercato di Bonola lo scorso 13 novembre.

Il suo proprietario, un venditore ambulante che aveva appena finito di smontare la sua bancarella, si era dimenticato di lui ed era ripartito col furgone senza caricarlo a bordo.

Billy, terrorizzato, era corso dietro al suo umano nonostante una donna avesse cercato di trattenerlo.

Il cane, un anziano simil pinscher, è stato successivamente investito da un pirata della strada che non si è neppure fermato per soccorrerlo. Un’altra signora lo ha recuperato dalla strada e lo ha immediatamente trasportato alla clinica San Siro, dove Billy è spirato poco dopo.

Di lui non rimane che il collarino rosso che vedete nella foto di apertura.

Con fatica si è infine riusciti ad individuare il suo proprietario, che tuttavia non si è mai recato in clinica né per porgergli un ultimo saluto né tantomeno per ritirare il corpo.

Addirittura, secondo la nota che riporta la vicenda, l’uomo sarebbe sembrato “quasi infastidito e certo non addolorato”.

Le uniche a dare un addio a questo meticcio sfortunato, morto nell’assoluta indifferenza di chi per primo avrebbe dovuto proteggerlo, sono le persone che hanno cercato di salvarlo a quel destino atroce, purtroppo senza riuscirci.

“Gli è stato accanto per 15 anni: 15 anni di fedeltà e di amore.

Lui era la sua casa, il suo riferimento.

Ma quel maledetto martedì, alla fine del lavoro, alla chiusura del mercato, lui non lo ha preso a bordo come sempre: lo ha dimenticato. Ed è ripartito con il suo furgone così, semplicemente. Senza accorgersi della sua assenza. Senza tornare a cercarlo.

Per Billy è stato il panico: ha cominciato a correre impazzito, divincolandosi dalle persone che – accortesi di quanto accaduto- cercavano di fermarlo. La corsa disperata di Billy in mezzo al traffico si è fermata presto. È stato investito da un’auto che non si è neppure fermata. È morto poco dopo alla clinica San Siro, dove era stato portato da Antonella che ha assistito impotente alla scena e lo ha soccorso. Di lui resta questo collarino: non è stato il suo umano a recuperarlo. Lui non è andato neppure a dargli un saluto. Lo pubblico qui per dedicare con voi ancora un pensiero a Billy, a un cagnolino morto per troppo amore, ucciso dalla noncuranza di chi amava, a un piccino che dopo 15 anni di fedeltà ha meritato solo distrazione e indifferenza. A una piccola creatura che è morta avendo negli occhi il furgone del suo umano che se ne andava, e che non sarebbe tornato per lui. Neppure per chiedergli scusa. Neppure per ritirare quel collarino.

Cerca di perdonare quel tuo umano, piccolo. Perché noi non ci riusciremo. E oggi ti ricordiamo guardando queste foto, e potendo finalmente chiamarti con il tuo nome: un po’ di più di tutto il niente che hai avuto.”
Nella foto: quel che resta di Billy, il suo collare (fonte Facebook).
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