..) In un dibattito pubblico organizzato nel 1973 dal settimanale Epoca è stato affermato che «in laboratorio si può riprodurre esattamente un estrogeno naturale».
L'affermazione era del prof. Silvio Garattini, e l'Istituto di Ricerche, F...Visualizza altro
L'affermazione era del prof. Silvio Garattini, e l'Istituto di Ricerche, F...Visualizza altro
(...) In un dibattito pubblico organizzato nel 1973 dal settimanale Epoca è stato affermato che «in laboratorio si può riprodurre esattamente un estrogeno naturale».
L'affermazione era del prof. Silvio Garattini, e l'Istituto di Ricerche, Farmacologiche "Mario Negri" di Milano da lui diretto era stato definito da Epoca (17-6-1973) «un centro tra i più importanti d'Europa per le ricerche sul cancro, sul sistema nervoso, sull'arteriosclerosi; oltre 400 pubblicazioni di diffusione internazionale testimoniano sui risultati dei suoi dieci anni di attività».
A parte il fatto che ci si può domandare quali mai possano essere i "risultati" di queste ricerche, visto che i tre malanni menzionati da Epoca non avevano cessato di aumentare nel corso di quei dieci anni, è evidente che il prof. Garattini personificava quella scienza medica moderna che si muove entro i confini di una gabbia cui si può solo dare il nome di bernardismo, perché limitata dai dogmi enunciati da Claude Bernard. Infatti la dichiarazione che «in laboratorio si può riprodurre esattamente un estrogeno naturale» — ossia che un farmaco combinato con polverine artificiali sarebbe identico a tutti gli effetti a un ormone sessuale naturale, organico, prodotto dall'organismo vivente — è da mettere alla pari con i dogmi di Claude Bernard, secondo cui una prova ottenuta sugli animali è perfettamente concludente per l'uomo.
Dunque un laboratorio, analizzato un estrogeno (ormone sessuale) naturale, ricavato da un organismo vivente, ne stabilisce la formula chimica, in base alla quale poi riproduce un prodotto teoricamente composto dai medesimi ingredienti chimici individuati nell'ormone originale e che quindi ha con questo una somiglianza teorica, convenzionale; tuttavia i due prodotti non possono essere identici, poiché dell'ormone naturale saranno state individuate soltanto le materie inerti, i corps bruts tanto cari a Claude Bernard; ma non gli elementi più importanti, ossia quelli che sfuggono, proprio per la loro natura vivente, a qualsiasi analisi chimica: perché provengono dalla vita stessa e sono condizionati da quel "vitalismo" che fece impazzire Claude Bernard mandando a monte tutti i suoi esperimenti.
(...)
Leggi tutto: LA GABBIA
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=484570551620796&set=a.470063883071463.1073741831.469925656418619&type=3&src
L'affermazione era del prof. Silvio Garattini, e l'Istituto di Ricerche, Farmacologiche "Mario Negri" di Milano da lui diretto era stato definito da Epoca (17-6-1973) «un centro tra i più importanti d'Europa per le ricerche sul cancro, sul sistema nervoso, sull'arteriosclerosi; oltre 400 pubblicazioni di diffusione internazionale testimoniano sui risultati dei suoi dieci anni di attività».
A parte il fatto che ci si può domandare quali mai possano essere i "risultati" di queste ricerche, visto che i tre malanni menzionati da Epoca non avevano cessato di aumentare nel corso di quei dieci anni, è evidente che il prof. Garattini personificava quella scienza medica moderna che si muove entro i confini di una gabbia cui si può solo dare il nome di bernardismo, perché limitata dai dogmi enunciati da Claude Bernard. Infatti la dichiarazione che «in laboratorio si può riprodurre esattamente un estrogeno naturale» — ossia che un farmaco combinato con polverine artificiali sarebbe identico a tutti gli effetti a un ormone sessuale naturale, organico, prodotto dall'organismo vivente — è da mettere alla pari con i dogmi di Claude Bernard, secondo cui una prova ottenuta sugli animali è perfettamente concludente per l'uomo.
Dunque un laboratorio, analizzato un estrogeno (ormone sessuale) naturale, ricavato da un organismo vivente, ne stabilisce la formula chimica, in base alla quale poi riproduce un prodotto teoricamente composto dai medesimi ingredienti chimici individuati nell'ormone originale e che quindi ha con questo una somiglianza teorica, convenzionale; tuttavia i due prodotti non possono essere identici, poiché dell'ormone naturale saranno state individuate soltanto le materie inerti, i corps bruts tanto cari a Claude Bernard; ma non gli elementi più importanti, ossia quelli che sfuggono, proprio per la loro natura vivente, a qualsiasi analisi chimica: perché provengono dalla vita stessa e sono condizionati da quel "vitalismo" che fece impazzire Claude Bernard mandando a monte tutti i suoi esperimenti.
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